Il programma dell’evento che si svolgerà nel borgo antico tre balli, canti, rustici e dolci della tradizione. Al via dalle ore 16
MONTESILVANO – Sabato 23 giugno, dalle ore 16 si svolgerà la Festa e Fiera di San Giovanni Battista. La location è quella del borgo antico di Montesilvano Colle. Tra le sue vie si potranno incrociare balli, canti ma anche tanti rustici e dolci della tradizione. Ricordiamo come questa zona sia stata riconosciuta tra i borghi autentici d’Italia e che per Piazza Calabresi sia stata fatta richiesta di finanziamento 100mila euro. Un appuntamento organizzato dalla Compagnia Tradizioni Teatine (CTT), affiliata al Centro di Antropologia per il turismo (CATA) dell’Università G. d’Annunzio in collaborazione con il Comune di Montesilvano. Dopo il successo ottenuto con la Festa del Majo dove la Compagnia Tradizioni Teatine ha fatto rivivere gli antichi riti di propiziazione agraria della tradizione abruzzese, un nuovo viaggio alla riscoperta delle suggestive tradizioni. Un modo, come ha sottolineato l’assessore alle manifestazioni Ottavio De Martinis di “guardare il borgo sotto una veste diversa”.
Le origini della festa
Per comprendere come nasce questa festa ci affidiamo alle parole di Francesco Stoppa, direttore del C.A.T.A., Centro di Antropologia territoriale degli Abruzzi dell’Università G. d’Annunzio e presidente del CCT: «La festa di solstizio di San Giovanni è legata all’acqua e al fuoco infatti dice il battista: Con l’acqua vi battezzo…ma verrà uno dopo di me…che vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco (Matteo, 3.11). Infatti in questo giorno si compie il bellissimo rito del comparatico, de lu cumpare a fiure, lu San Giovanne, in cui ci si fa a parenti. Legame casto e indissolubile di mutuo affetto e aiuto che dura tutta la vita. Infrangibile perché Dio perdona, San Giovanni no…secondo la credenza popolare.
Il rito di comparatico avviene attraverso il potere purificatorio di un mazzolino di 9 erbe magiche il ramajette, bagnato nell’acqua di fonte e poi i compari devono saltare il fuoco. Ma il patto è concluso solo se il ramajette ritorna al compare il giorno di san Pietro e Paolo, il 29 giugno. In questo periodo di faceva la mietitura-trescatura che poi si concludeva a Sant’Anna dopo un mese. Il 23 è punto di stella, notte magica per esprimere desideri e fare pronostici, si attiva e si indossa un talismano (lu brehe) che protegge dal male. Molte sono le credenze, che la rugiada di quel mattino renda belli i capelli, che il sole faccia tre capriole al suo sorgere sulla scia del mare arrossato da dalla testa mozzata San Giovanni. Qui il rosso solare simbolo maschile si unisce alla purezza dell’acqua, simbolo femminile. Ricordandoci l’importanza per i nostri antenati della fecondità della famiglia e dei campi. Le ceneri del fuoco di san Giovanni si disperdevano a benedire i campi».
Il programma
Al via il primo pomeriggio dalle ore 16. Saranno presenti circa 40 espositori amatoriali tra cui anche un gazebo in cui è possibile avvicinarsi ai simboli popolari della festa, apre in battenti con un mercatino nelle vie del borgo.
Alle 17 in piazza Calabresi, Francesco Stoppa in una conferenza spiegherà i significati religiosi e magici delle credenza popolari inoltre verrà illustrato il percorso e le sacre regole per le persone che vogliano farsi a Compare a Fiore.
La CTT animerà il pomeriggio e la serata con momenti di canto e ballo tradizionali, alle 18 si potrà partecipare al rosario cantato, dopo la messa verso le 19.30 ci sarà un corteo verso la Chiesa della Madonna della Neve, seguirà un rinfresco rustico nel sagrato della chiesa.
Dopo il rinfresco si terrà lo scambio dei ramajetti e il rito dei compari a fiore. Si tornerà poi in piazza per il fuoco di San Giovanni. I cittadini possono portare frammenti di mobili vecchi o un pezzo di legno per alimentare il fuoco secondo la tradizione.