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Festival del Peperone dolce di Altino Oasi di Serranella

da Donatella Di Biase

Alla sua terza edizione,torna Venerdì 26 e Sabato 27 agosto il palio culinario delle contrade.Un convegno aprirà la  manifestazione

ALTINO (CH) – Si svolgerà venerdì 26 e sabato 27 agosto prossimi, il Festival del Peperone dolce di Altino Oasi di Serranella, giunto alla sua terza edizione. Con il palio culinario delle 7  contrade  nel centro storico del paese verrà festeggiato degnamente questo prodotto caratteristico del territorio tra i fiumi Sangro e Aventino, in particolare dei comuni di Altino, Roccascalegna, Casoli, Archi, Atessa e Sant’Eusanio. Il suo utilizzo è davvero vario , data la sua versatilità : come aroma negli insaccati  della zona (salsicce, ventricina, ecc.) o in gustose ricette tradizionali come con la pasta con aglio, olio e peperoncino, con la pizza e ‘ffójje’, con le sarde salate, con le uova (peparuole e ove) con i legumi e come condimento per la pasta in una preparazione a base di peperone, lardo fresco e aglio appena soffritti.  Le sette contrade si cimenteranno nell’uso più estroso e saporito di questo prodotto tradizionale, valorizzandolo in altrettanti menu completi a beneficio del pubblico , che anche quest’anno potrà gustarli utilizzando l’€peperone (europeperone), dedicato quest’anno al 150enario dell’unità d’Italia.
Le squadre migliori verranno giudicate dal punto di vista gastronomico e dal punto di vista folkloristico da due giurie separate, i cui membri verranno resi noti durante il Festival, organizzato dall’associazione del Peperone dolce di Altino Oasi di Serranella con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti e dell’amministrazione comunale di Altino.

In questi due giorni, a partire dalle 19 ogni piazzetta del centro storico diventerà teatro di degustazione, laboratori di vimini, legno, rame, merletti, orti didattici e musica, con l’Altino red pepper music.
La novità di quest’anno è il convegno di apertura del Festival, che inizierà alle 18 di venerdì 26 agosto presso i giardini di Palazzo Sirolli, splendida e antica dimora storica di Altino. Dal titolo “La valorizzazione del Peperone dolce di Altino e dei prodotti tradizionali della Val di Sangro”, il convegno godrà degli interventi di Luigi De Fanis, assessore regionale politiche culturali, veterinaria e sicurezza alimentare; Silvio Di Lorenzo, presidente Cciaa Chieti; Aurelio Manzi, etnobotanico e autore di pubblicazioni sull’agricoltura tradizionale e territorio abruzzese; Carlo Ricci, responsabile tecnico del Gal Maiella Verde; Giampaolo Colavita, docente di Ispezione e Controllo degli alimenti presso l’Università del Molise; Michele Piccirilli, agronomo e produttore di Ventricina del vastese; Nicola Pellegrini, agronomo professore dell’istituto agrario di Scerni; Mario Pellegrini, direttore della Riserva regionale Lago di Serranella; Donatello D’Alonzo, responsabile agronomico dell’associazione del peperone dolce. Il dibattito sarà moderato da Angela Natale, direttrice Cooperativa Sagrus, e introdotto dal sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe e da Giovanni Rosato, presidente dell’associazione del peperone dolce di Altino. Interverranno i capo contrada per illustrare la preparazione al Festival.

Ha commentato  il presidente dell’associazione del peperone dolce di Altino Giovanni Rosato:

uno degli aspetti che più amo del Festival  è che un’intera comunità costituita da più di 200 persone, tutte di Altino, ha sposato questo progetto di valorizzazione di una tipicità dimostrando che attraverso una formula ben strutturata si può fare promozione di un territorio e di un prodotto con grandi risultati.

Hanno ricordato Mario D’Onofrio e Donatello D’Alonzo dell’associazione del peperone dolce:

quella del peperone dolce  è una favola che nel passato ha dato molto in termini di aiuto al reddito di tante famiglie, portando fuori dai confini locali e regionali le virtù di questo prodotto che noi oggi come associazione stiamo rivalutando attraverso studi agronomici in campo e nella trasformazione finale, nell’attesa del prossimo disciplinare di produzione.

Ha concluso  il sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe:

confidiamo di ripetere il successo degli anni precedenti sia in termini di presenze che di qualità dei pasti offerti  per una manifestazione che è diventata ormai una meta obbligata di fine estate per gli appassionati di tipicità locali.

I menu
I nomi dei piatti in menu sono quest’anno particolarmente pittoreschi e suggestivi, alcuni addirittura raccontano un’intera storia e altri sono quasi già un commento al piatto. Tutti i menu saranno accompagnati dai vini biologici dell’azienda vitivinicola “Chiusa Grande” di Nocciano. Contrada Colli: Lu brigante, la pechere e lu laupe; Le capezze di lu brigante nen se stucche… (rintrocili con verdure dell’orto, peperone dolce di Altino e ricotta di pecora); “ma lu laupe se l’ammene pe le mustacce…”; (castrato “alla chettore” con patate e peperoni dolci di Altino “alla frizzora”); “…e se freghe pure lu tesore di lu montanecole” (pasta siringata con zucchero e cannella e pizzelle con ricotta di capra e more selvatiche). Contrada Quart’ammonte: “Le linguine di lu mere” (linguine di scampi e seppie con peperone dolce tritato di Altino); “fritture di pesce a lu scartozze” (frittura di pesce allo “scartozzo” e polpette di baccalà con peperone dolce di Altino); “Dovece di paese, cavecenitte nche ricotte e mentucce, cantucce menele e peparole, vine tošte pe nen pensà’” (“calcionetti” con ricotta e mentuccia, pesche al cioccolato e marmellata altinese, cantucci al peperone e mandorle, vino cotto). Contrada Briccioli: “La Casarecce nche lu tartufe di Daveteine e oltre… Siente quant’addore!!!” (pasta casereccia con tartufo di Altino e oltre..); “Lu pescaštre a lu forne (sinfunie di sapure) e pepune arrošte … panza me fatte capanne!! Prelibbatezze da lu prufume e lu sapore antiche” (maialetto al forno e peperoni arrosto); “Lu parruzzette, lu tarallucce e le pezzelle nche la surprese…lu palate arengrazie!!” (parrozzino, tarallucci e pizzelle); Contrada Selva: “Segne a pezze nche lu peparole dovece e lu vrucchelare”(Pettole con peperone dolce di Altino e guanciale); “Porce ‘nsapurite a lu peparole e scarole arepassate a la frezzore” (straccetti di maiale con peperone dolce di Altino e scarola); “Peparole e ciucchelate fe l’ amore ‘nche lu gelate” (semifreddo al peperone dolce e cioccolato). Contrada S. Angelo: “Sagnetelle nche lu sughe de la papere” (pasta fatta in casa con sugo di papera);”Peparuole arepiene de caçe e ove, freghe d’agnielle e peparuole sicche, pallotte di carne d’asine” (peperoni ripieni di cacio e uova, coratella d’agnello con peperone secco di Altino, polpette di carne d’asino); “Ciambellone di na vote, cruštatine nche la marmellate de merichele” (ciambelline di una volta, crostatine con marmellata di more di rovo). Contrada Fontelama: “Gnuocche di patene ‘mpaštiete nche lu peparole tritate a lu saporr dell’orte e di lu mere” (gnocchi di patate impastati con peperone dolce di Altino, con melanzane, zucchine pannocchie, vongole, cozze, totani, seppie e peperone dolce); “Zuppe di baccalè nche lu peparole di Davetine, pemmadore, cipolle e patene” (zuppa di baccalà con cipolla, peperone dolce di Altino, pomodori e patate); “Pizza dovece di na vote, ciambellone nche la ciucculate e aricuperte di peparole tritate, cellucce arepiene a lu moštecotte e arecuperte di peparole tritate” (Torta, ciambelloni con cioccolata mosto cotto e spolverata di peperone tritato, tarallucci al mosto cotto e spolverata di peperone dolce). Contrada Fonte e Mandrelle: Sagnette e cice nche lu peparole tritate dovece o piccante (sagnette e ceci con peperone tritato dolce o piccante); “Savicicce, ove e peparuole” (salsiccia, uova e peperoni); “Pesche ‘nzuppiete a lu vine cotte e cantucce” (pesche con vino cotto e cantucci rivisitati).

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