Il programma degli eventi della settimana. Si parte domani con la presentazione del volume di Elsa Flacco. Chiusura il 12 gennaio con Rapsodia ‘900 e la Pupa luminescente
POPOLI – Dopo circa un mese di eventi il Festival Il Teatro della Città, diretto da Claudio Di Scanno e promosso dal Comune di Popoli per la riapertura del teatro comunale, si avvia alla sua fase finale proponendo un programma denso di appuntamenti. L’ultimo tratto di un lungo percorso nelle arti che ha visto alternarsi sul palcoscenico del comunale spettacoli di teatro, danza, musica, canto lirico, presentazione di libri, incontri con grandi personalità, capaci di coinvolgere un pubblico eterogeneo e partecipe, ridestare l’attenzione per uno spazio vitale e indispensabile alla produzione e alla vita culturale della cittadina e del territorio.
Si comincia quindi Martedì 8 Gennaio alle 17,30 con la presentazione del volume di Elsa Flacco Per Francesco, che illumina la notte, un bellissimo libro a metà strada tra il saggio storico e il romanzo dove la Flacco parte da alcuni interrogativi fondamentali circa la scrittura storica delle gesta del poverello di Assisi e rintracciando nell’opera di Tommaso da Celano e soffermandosi sulle vicissitudini della comunità francescana dopo la morte del maestro. Tommaso e Francesco quindi, raccontati con voce nuova nel panorama letterario italiano e che è valsa ad Elsa Flacco, scrittrice di origini abruzzesi, la menzione d’onore al XXXV Premio Firenze. A presentare il volume e dialogare con l’autrice sarà Alessandra Renzetti, giornalista e direttore della testata Sevendays.tv. E l’opera illuminante di Francesco d’Assisi, densa di vibrante umanità, proietterà la sua luce nella seconda parte dell’appuntamento del Festival che vedrà protagonista l’affermato e sensibile Mauro Marino che presenterà il monologo Lo zio Arturo, testo scritto e diretto da Daniel Horowitz che narra la vicenda di un professore universitario e drammaturgo che decide di calcare egli stesso il palcoscenico per essere testimonianza vivente dell’esperienza tragica del campo di concentramento. Uno spettacolo sulla memoria della Shoah dove Mauro Marino, attore di origini popolesi, esprime tutta la sua sensibilità scenica.
Il giorno dopo, Mercoledì 9 Gennaio sempre alle ore 17,30, il Festival si esprime contro la violenza sulle donne attraverso un evento che integra la presentazione del prezioso saggio di Annacarlo Valeriano Malacarne con il quale l’autrice abruzzese indaga con scientificità di contenuti la drammatica esperienza subita dalle donne internate nel manicomio durante il periodo fascista. Un saggio fondamentale, capace di dare rinnovata luce ed attualità ad una di quelle pagine della nostra storia dimenticate o rimosse e che inducono alla profonda riflessione sull’uso degli ospedali psichiatrici come strumento per attaccare e controllare i comportamenti femminili ritenuti trasgressivi. L’introduzione al volume è a cura di Giuliano Di Tanna, giornalista del quotidiano Il Centro che dialogherà con l’autrice sui contenuti di Malacarne, Premio Nazionale Benedetto Croce per la sezione saggistica. E nell’ambito del contesto tematico, l’attrice del Drammateatro Susanna Costaglione presenterà Assalto alla vita, una lettura scenica che raccoglie in un vibrante flusso vocale poesie, storie e testimonianze di donne che si sono trovate ad affrontare situazioni di disagio sociale, censura, guerre, manicomio, con testi da Marina Cvetaeva, Antonella Anedda, Alda Merini, Felicia Bortolotta mamma di Peppino Impastato, la giovane Giuliana internata in manicomio, Anna Achmatova e altre ancora.
Il programma del 10 Gennaio sarà invece dedicato al Cinema di Daniele Campea, giovane ed affermato regista originario di Popoli, che a partire dalle ore 18,00 e replica serale alle ore 21,00 presenterà la proiezione del suo primo lungometraggio, il pluripremiato e recensito Macbeth Neo Film Opera, un vero e proprio manifesto poetico di Campea, presentato tra l’altro al Festival di Taormina, ispirato alla tragedia shakesperiana e le cui mosse partono dal Macbeth teatrale di Claudio Di Scanno. Protagonista è il Macbeth perturbante di Susanna Costaglione, ben coadiuvata sulla scena cinematografica da Irida Giergji e Franco Mannella. Alle proiezioni saranno presenti il regista e gli attori che parleranno del bellissimo film e dialogheranno col pubblico.
Il 12 Gennaio, giornata conclusiva del Festival Il Teatro della Città, con un ricco programma di eventi aperto alle ore 18,00 da Rapsodia ‘900, uno spettacolo di Claudio Di Scanno ispirato dal romanzo di Dacia Maraini Il treno dell’ultima notte e interpretato dalla giovanissima Beatrice Giovani che narra, proprio come un rapsodo dell’antica Grecia, il viaggio di una giovane giornalista italiana nei paesi oltrecortina ai tempi della guerra fredda. Un monologo intenso, dove la protagonista disegna un Novecento segnato tra la memoria di Auschwitz e la Rivolta d’Ungheria del 1956, e dove la ricerca di un giovane amico internato ad Auschwitz diventa l’elemento simbolico del dolore della memoria personale e del rifiuto di ogni autocommiserazione. Musiche in scena di Marco Di Blasio, da oltre quindici anni stretto collaboratore di Claudio Di Scanno. A seguire, sull’allegria della danza di una Pupa luminescente creata ed agita da Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio, anime della Libera Pupazzeria che ha sede a L’Aquila e che rappresenta una esperienza unica sul terreno di una tradizione, quella della Pupa pirotecnica abruzzese, ben rivisitata con sensibilità contemporanea,, il Festival festeggerà la sua conclusione con un brindisi al teatro riaperto dopo il sisma del 2009 e che vedrà la partecipazione degli artisti coinvolti e dei cittadini di Popoli.