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Festival il teatro della città, spettacoli a gennaio

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Il 2019 del Festival di Popoli sarà aperto da Donatella di Pietrantonio, Annacarla Valeriano e Susanna Costaglione

POPOLI – Dopo la chiusura del programma di dicembre 2018 con lo spettacolo di danza “Concerto di Capodanno” sui valzer di Strauss a cura del Centro Studi Danza diretto da Annapaola Gianni, l’apertura della sessione di Gennaio 2019 del Festival Il Teatro della città vede la presenza di due importanti scrittrici di origini abruzzesi affermatesi a livello nazionale: Donatella Di Pietrantonio con il suo romanzo L’Arminuta, Premio Campiello 2017, e Annacarla Valeriano con il suo saggio Malacarne, donne e manicomio nell’Italia fascista. Il 2 Gennaio alle 17,30 Donatella Di Pietrantonio presenterà il suo bellissimo, graffiante e toccante romanzo che ha recentemente ricevuto, tra gli altri, il prestigioso Premio Campiello, l’ulteriore riconoscimento per una scrittrice dalla scrittura ruvida e nel contempo di affascinante morbidezza, capace di giocare sui vivi contrasti di una memoria che rasenta l’autobiografia, fino a definirne una cifra di scrittura dallo spessore artistico immenso. Il volume, presente l’autrice con la quale il pubblico potrà dialogare, sarà introdotto da Stefano Pallotta, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti abruzzesi, e comprende gli intermezzi musicali del bravo flautista popolese Lorenzo Finocchi.

Giornata oltremodo intensa quella del 3 Gennaio che dalle ore 17,30 costruisce un appuntamento del Festival contro la violenza sulle donne e che comprende la presentazione del saggio di Annacarla Valeriano incentrato sulle storie di donne internate in manicomio durante il periodo fascista e che l’autrice presenta con l’introduzione del giornalista Giuliano Di Tanna. Malacarne ha ricevuto il prestigiosissimo Premio Nazionale Benedetto Croce per la saggistica, un riconoscimento alto al lavoro scientifico di Annacarla Valeriano, suffragato da una sensibilità che indaga su storie profondamente toccanti e perturbanti. A seguire Assalto alla vita, un vero e proprio atto scenico intenso dell’attrice Susanna Costaglione che scava in materiali poetici e letterari capaci di ricomporsi in un soffio vocale intenso e restituire con toccante efficacia scenica i temi connessi alla violenza sulle donne. I riferimenti spaziano da Marina Cvetaeva a Antonella Anedda, da Felicia Bortolotta, la madre di Peppino Impastato, a Alda Merini alle lettere delle internate nel manicomio di Teramo direttamente provenienti dal lavoro di ricerca di Annacarla Valeriano.

Il Festival proseguirà il 5 Gennaio con la versione invernale di Popoli Sound a cura di musicisti e gruppi musicali di Popoli.

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Tags: Popoli

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