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Festival Pi Greco Day 2019: quando, dove

da Redazione

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Il tema di quest’anno è l’errore: dall’11 al 16 marzo all’Aurum e nelle scuole cittadine storie, teorie, incontri sotto l’egida della matematica e della fisica

PESCARA – Torna il concorso del #PiGrecoDayPescara, a cura dell’associazione Sinergie d’Arte, col patrocinio del Comune di Pescara. Una manifestazione che propone circolarità dei saperi e proposte alternative di varie provenienze artistiche che dall’11 al 16 marzo si svolgerà all’Aurum e in diverse scuole cittadine che faranno da scenario ad alcuni degli eventi, proponendo un mix di storia, musica, arte, alchimia e neuroscienze impregnati nei temi della Matematica e della Fisica, legati quest’anno alla “il teorema dell’errore o la bellezza dell’errore”. Morgione, Emma Spina compr. 10

“Pescara apre le porte alla cultura in tutte le sue declinazioni e non può mancare quella della scienza che affascina sempre di più – così l’assessore Giovanni Di Iacovo– Torna un evento internazionale, nel giorno riconosciuto come giorno della scienza. L’associazione Sinergie d’Arte ha saputo dimostrare che i numeri hanno il loro fascino e molto in comune con altri settori della cultura umana, ma tutto ciò che è scienza non viene visto a pieno titolo nella programmazione dell’attività culturale, gli eventi passati sono andati talmente bene che abbiamo pensato di trasformare il Pi Greco Day in un Festival, con tanti aspetti culturali che hanno generato attenzione e partecipazione e che vi invito a frequentare perché esplora la bellezza della scienza e della matematica. Nonostante siano temi non comuni al grande pubblico, ha avuto un grande successo perché ha permesso di coniugare il tema della matematica all’arte, la scienza, la musica e l’enogastronomia. Bello il tema dell’errore che produce bellezza, ma anche evoluzione rispetto a un percorso imprevisto, che la natura ci propone”.

“Siamo giunti alla quinta edizione – così Gabriella Ciaffarini di Sinergie d’Arte – che coinvolge sette scuole tra Licei e Istituti Comprensivi, a cui si affianca l’Istituto di Istruzione Superiore Patini-Liberatore di Castel di Sangro e il Conservatorio, l’Aurum e i nostri sponsor. Teniamo tanto al coinvolgimento delle scuole e le giornate dall’11 al 15 il programma sarà interamente dedicato ad esse, ragioneremo sulla teoria dell’errore in varie accezioni, alcune molto avvincenti e altre davvero sorprendenti come sempre accade con il Festival con relatori interessanti e originali. Apriremo al Da Vinci, un tributo in per i 500 anni dalla morte di Leonardo, poi saremo a Castel di Sangro perché il Pi Greco Day Pescara avrà propaggini anche in Puglia, Molise e in Sicilia per le partecipazioni che siamo riusciti ad assicurare quest’anno. Sono orgogliosa anche della partecipazione dei Comprensivi Pescara 4, 9 e 10, dei quali mi ha colpito la ricchezza dell’offerta formativa e ci siamo trovati naturalmente immersi in questa realtà molto evoluta che riguarda ragazzi di scuola media. Avremo anche una parentesi dedicata alla conquista dello spazio sia alla Virgilio che allo scientifico a cura del colonnello Bartolomeo Di Pinto dell’Aeronautica militale. Non mancherà la musica, con Manuel Virtù, il trio Barock and Jazz che chiuderà il festival. Innovativa e piena di energie la collaborazione con i ragazzi di Sinergie d’arte che hanno realizzato la locandina e hanno sviluppato competenze preziose per il festival. Quest’anno sono inserite anche tematiche relative alla forma fisica, gli errori che si possono fare nel curarsi e mettersi e tenersi in forma”.

“Ringrazio le scuole e l’amministrazione per aver dato seguito a una progettualità che da cinque anni ci permette di fare una didattica alternativa – così Rocco Dedda, membro dell’associazione e uno dei motori del Pi Greco Day – L’evento accorcia le distanze con la matematica e le scienze e lo fa in modo poliedrico e circolare. Siamo partiti da temi come la bellezza della natura e ci siamo avvicinati dal relativismo alla libertà di contare, esplorando il rigore matematico, che non va visto mai come un ostacolo, ma come una conquista che consente di accedere a un sapere per lungo tempo di appannaggio delle élite e oggi alla portata di tutti. Parliamo dell’errore perché è fondamentale capire che sbagliare è necessario per imparare la matematica: chi non sbaglia non apre la sua mente né alla matematica, né a tutto ciò che serve per fare esperienza. Ritorna anche il binomio con la gastronomia, anche quest’anno avremo il menu pitagorico che dalla teoria di menù nato dalla propensione al vegetarianesimo del celebre matematico, diventa un modo per continuare a scoprire e tutelare il mondo”.

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