Martedì 24 Agosto alle 11 “Favole a Colazione”, poi “La bambola contesa” e la preentazione dell’ultimo disco di Paolo Capodacqua
SULMONA – Martedì 24 Agosto alle 18.30 la compagnia Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo presenteranno lo spettacolo “La bambola contesa” Uno spettacolo che descrive e racconta la magia del teatro, la sua poesia, il suo incanto a cent’anni dalla nascita di uno dei suoi più grandi ideatori: Giorgio Strehler e che vede in scena Santo Cicco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti, Martina Di Genova e Mario Fracassi. Le scenografie sono a cura dell’Associazione Telapinta; le maschere di Wally Di Luzio e i costumi di Antonella Di Camillo; le musiche e le canzoni originali di Paolo Capodacqua; l’ideazione e la regia di Mario Fracassi.
“La bambola Contesa” è una storia semplice, piena di poesia, che intercetta la sfera emozionale dello spettatore. Una storia suggestiva che nasce per ricordare, a cent’anni dalla nascita di Giorgio Strehler, un teatrante che ha nobilitato il palcoscenico degli anni Settanta con spettacoli memorabili. Una bambola di pezza viene contesa da due bambine, una povera (Paca), l’altra ricca (Lolita). Tra le due si scatena un conflitto (di classe?) che somiglia a quello che avviene tra adulti; e non solo quando il motivo del contendere sono i bambini… di chi è una “bambola “, di chi la ritrova o del suo proprietario che la rivuole? A chi deve essere affidato un bambino conteso? Il progetto di Strehler fu elaborato mettendo assieme, per «i bambini di tutte le età», il testo brechtiano del “Cerchio di gesso del Caucaso” e successivamente il racconto a questo ispirato de “La bambola abbandonata” di Alfonso Sastre, dando così vita ad un testo in cui i due racconti si intrecciano strettamente. Un testo dove si parla pure di molte altre cose che scorrono via con la grazia e la vitalità delle belle storie per i bambini dove la “perfida Lolita” e la “amorosa Paca”, le due protagoniste, una lascia la bambola che ormai è malridotta, l’altra la raccoglie, la cura e ne fa la propria compagna, finché l’altra non riconosce il suo giocattolo e lo pretende indietro. Proprio come nel Cerchio di gesso in cui un giudice orientale pone il bambino conteso da due madri, per scoprire chi sia quella vera. I due racconti si incrociano, uno vestito nei grembiulini di oggi, l’altro con le maschere e i costumi fantasiosi di un oriente brechtiano… Scritto per i bambini ma adatto anche per gli adulti, lo spettacolo si focalizza sul tema della giustizia, della libertà, della tolleranza.
Martedì 24 Agosto alle 21 il cantautore Paolo Capodacqua, presso il Cortile dell’Annunziata, presenterà il disco “Ferite & feritoie” inciso per la prestigiosa etichetta Storie di Note.
Libri, letture e storie in quest’opera che osserva il mondo, raccontando di migranti, di segreti, di ladri… Temi importanti e squarci di realtà si compongono grazie a melodie da sogno e testi eleganti, per canzoni che parlano alla testa e al cuore e riescono a raccontare tanto: così puoi immaginare gli ultimi istanti di vita del dottor Ernesto Guevara, o la Palermo del giudice Falcone, ed oltre, in un gioco continuo fra mille rivoli di senso e sensazioni. Poesia e realismo, racconti in musica di vicende che non lasciano indifferenti: tutto questo per un album che contiene contributi di pezzi da 90 come Pippo Pollina, il “cantautore italiano più amato d’europa”, della folksinger irlandese Kay Mc Carthy e del sud-americano Juan Carlos Biondini, lo storico “Flaco” collaboratore di Francesco Guccini e di tanti altri mostri sacri della musica italiana. Nel disco, c’è persino il contributo dello scrittore Roberto Piumini, il cui nome fa saltare sulla sedia tutti coloro che abbiano a che fare con il mondo della scuola. Da queste (ed altre) belle presenze, si capisce come Paolo Capodacqua sia un punto di riferimento importante per la canzone d’autore, musicista di spessore, chitarrista fine, autore di musiche e canzoni per il teatro e traduttore e interprete di Georges Brassens. Ad accompagnare Paolo Capodacqua e la sua chitarra, c’è Giuseppe Morgante, arrangiatore del disco, compositore e polistrumentista, turnista, anch’egli autore di musiche per teatro, cinema e tv.
“Mi intrigava molto la similitudine e la sovrapposizione tra le ferite e le feritoie. Le ferite sembrano feritoie dell’anima; -dice Capodacqua- dalle ferite (vere o virtuali) si può tornare a guardare il mondo come da una feritoia. Allo stesso tempo, però, ho provato ad immaginare l’occhio dell’ “altro” che improvvisamente occupa lo spazio visivo del nostro occhio mentre osserviamo dalla feritoia. L’occhio dell’Altro può arrivare come un atto d’accusa o come una rimembranza, a farci mettere in discussione tutto il nostro il nostro vissuto e le nostre convinzioni. In questo disco succede che la prospettiva della feritoia venga ribaltata e che siano quelli senza più voce a raccontarci la loro verità, le loro ferite: la bambina dei lager, il Che nella solitudine degli ultimi giorni, il giudice Falcone, i migranti senza nome naufragati nelle nostre città, ma anche il mistero di Saint-Exupery e del suo Petit Prince”.
Il festival proseguirà poi il 26 Agosto alle 11 “Favole a Colazione”, alle 18.30 presso il Cortile dell’Annunziata lo spettacolo della compagnia Fantacadabra – TSA “Il gatto con gli stivali”.
Il festival si concluderà il 31 Agosto alle 11 con le “Favole a Colazione”, alle 18.30 presso il Cortile dell’Annunziata lo spettacolo della compagnia La compagnia teatrale Molino d’Arte ”Lo strano caso del Dottor Jekill e Mr Hide” liberamente tratto dal racconto originale di Robert Louis Stevenson.
A causa delle condizioni di maltempo previste, gli spettacoli del Festival POPANZ programmati si svolgeranno regolarmente all’interno dell’Auditorium dell’Annunziata a Sulmona-