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FIAB Teramo chiede una rete diffusa di percorsi ciclabili

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“Andrebbe ripreso il progetto di rete provinciale elaborato dalla Provincia, che prevede le ciclovie del Vibrata, del Tordino e del Vomano”

TERAMO – Fiab Teramo sottolinea, con una nota, come in tempi di Covid-19 sia necessario ambiare paradigmi per lo sviluppo dei territori e la promozione turistica della Regione.

Nella nota si legge che il prodotto cicloturistico non può essere basato solo sui 131 km (tra l’altro non ancora completati) della bike to coast, ma bisogna puntare su una rete diffusa di percorsi ciclabili, che colleghino costa ed entroterra e diano modo ai ciclisti turisti, e a chi volesse spostarsi quotidianamente con la bicicletta, di raggiungere quanti più luoghi di interesse.

In tal senso andrebbe ripreso il progetto di rete ciclistica provinciale elaborato dalla Provincia di Teramo, ripreso nello studio per la rete ciclistica regionale, che prevede la realizzazione di tre ciclovie vallive: la ciclovia del Vibrata (in corso di realizzazione, pur se tra molte difficoltà); la ciclovia del Tordino e la ciclovia del Vomano.

Quest’ultimo tracciato, in particolare, è in gran parte già fruibile, e basterebbero pochi accorgimenti per collegare, dal mare alla montagna, i Comuni di Pineto e Roseto con Morro d’Oro, Atri, Notaresco, Castellalto, Cellino Attanasio, Canzano, Cermignano, Penna S.Andrea, Basciano, Teramo e Montorio al Vomano.

45 chilometri tra paesaggi naturali suggestivi, pioppeti, pinete, con il fiume Vomano sempre presente e numerosi punti di interesse tra zone produttive, aziende agricole, agriturismi, cantine, produttori di formaggi e ortaggi, strutture ricettive e ristoranti tipici.

Il percorso, come già evidenziato, è in gran parte fruibile nell’immediato, ma serve segnaletica, ripristino del fondo stradale, un minimo di sorveglianza e, sorpattutto, una governance della Provincia e dei Comuni interessati che porti allo sviluppo di aree di sosta, servizi per gli escursionisti, e magari un parco fluviale continuo che preservi le bellezze di un territorio spesso “violentato” dall’azione dell’uomo.

La presenza di cicloturisti ed escursionisti, inoltre, eviterebbe il continuo deposito di rifiuti, la caccia di frodo, il bivacco, valorizzando uno dei territori più belli della nostra provincia.

Da anni la FIAB, anche in collaborazione con l’Università di Pescara, sta portando avanti studi e progetti sulla vallata del Vomano, e qualche anno fa ci fu anche un accordo informale tra i Comuni per sviluppare un progetto di valorizzazione.

Adesso è il momento di agire. La FIAB, come sempre, è disponibile a fornire il proprio supporto. La parola passa ai Comuni e alla Provincia”.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Val Vibrata

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