Con “Fiabe per Adulti Consenzienti” Guido Catalano regala ai lettori un piccolo rimedio per esorcizzare la tristezza e la paura, perché non c’è disastro da cui non ci si possa salvare grazie a una bella risata.
“In questo tempo di orchi tutto sembra difficile”, ha dichiarato, “ma ricordatevi che gli orchi, anche se fanno paura, sono piuttosto stupidi e quasi sempre più spaventati di voi. C’erano una volta un principe azzurro che si spezzò il collo, un re che organizzò una sontuosa festa a cui non venne nessuno, una famiglia poverissima che un giorno, per vincere la fame, meditò di mangiarsi il cane. E poi un uomo che tentò di suicidarsi con riso patate e cozze, un cecchino che non voleva sparare, un gelato e un ascensore travolti da un tragico amore impossibile. Spesso la vita non somiglia alle favole: è una cosa che tutti, crescendo, dobbiamo imparare. Un drago può spuntare dal nulla e, quando meno te l’aspetti, mandare il tuo universo a gambe all’aria. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando ci sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: possiamo riderci sopra, possibilmente insieme”.
Guido Catalano è nato a Torino nel 1971. Da anni porta i suoi libri in giro per l’Italia. Collabora con Smemoranda e con l’edizione torinese del “Corriere della Sera”. Con Rizzoli ha pubblicato il romanzo “D’amore si muore ma io no”, disponibile in BUR insieme a “Ti amo ma posso spiegarti”, “Piuttosto che morire m’ammazzo”, e la raccolta di poesie “Ogni volta che mi baci muore un nazista” e “Poesie al megafono” (2019).
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