Ficarra e Picone: doppio show in Abruzzo

Condividi

Tornati in teatro dopo cinque anni presentano il nuovo spettacolo “Apriti cielo”

PESCARA – Due appuntamento con la comicità di Ficarra e Picone venerdì 22 e sabato 23 novembre alle ore 21. Il primo sarà presso il Teatro Comunale di Teramo mentre il secondo al Teatro Circus di Pescara. Quest’ultima tappa rientra nella rassegna di teatro comico “Sarabanda” che prevede altri spettacoli come quello di Giobbe Covatta il 18 dicembre, dei comici Nello Iorio e Enzo e Sal di Made in sud il 30 gennaio ’14, di Dario Fo “In fuga dal senato” il 2 febbraio ’14 oltre ad una rassegna su Franca Rame, due spettacoli teatrale e musicali “omaggio a George Brassens” “omaggio a Jannacci & Gaber” (durante il mese di febbraio-marzo ’14) e Teo Teocoli il 14 marzo 2014.

Lo spettacolo di Ficarra e Picone è scritto e diretto dalla coppia di artisti della tribù di Zelig – curatissimo nelle musiche di Freddy Proietti, nelle luci disegnate da Cesare Accetta, nelle scenografie di Luigi Ferrigno – rappresenta la vita quotidiana con i suoi paradossi  al limite dell’assurdo. Saranno presentate nuove e divertenti gag capaci di entusiasmare il pubblico di tutte le età in un nuovo recital esilarante, ricco di simpatici e spudorati personaggi che, a loro dire, esistono realmente. Tra i temi spazio anche alla cronaca nera, politica, religione e tanto altro, offrendo il tutto con la leggerezza e l’ironia che li ha sempre contraddistinti in una riflessione divertente sulla nostra società e sul bel Paese.

INFO: Biglietti sono già disponibili online su www.CiaoTicket.it. e nelle abituali prevendite Costo del biglietto per posti solo numerati € 22,00 / € 25,00.

TRAMA – Lo spettacolo portato in scena, Apriti cielo, si articola in tre quadri (diventano quattro con il bis richiesto, naturalmente, a gran voce), che rappresentano scene di ordinaria vita quotidiana con i loro paradossi ai limiti dell’assurdo. Si comincia in un appartamento dove due tecnici tv scoprono un cadavere e dolorosi retroscena che li porteranno ad una incredibile dipartita, si continua con un bizzarro ed esilarante confronto tra un prete “moderno” ed un chierichetto puritano ed estremista, per finire al cospetto di San Pietro in attesa della destinazione finale. Un sottile filo rosso lega le tre situazioni, dando loro un respiro “cinematografico”, ma, in realtà, la forte presenza scenica di Ficarra e Picone rende tutto “superfluo”: come solo i grandi comici riescono a fare, i due, infatti, hanno il dono di suscitare la risata, spontanea e grassa, a braccio, indipendentemente da un copione, che seguono reinventandolo ogni volta, ma che sanno anche abbandonare per improvvisare, magari sull’onda emotiva dell’interazione con il pubblico. A volte suscitano la risata solo per come si atteggiano e si muovono sul palcoscenico, per le espressioni del volto o per la gestualità prorompente, tipica della loro terra d’origine, tanto da poter definire il loro tipo di comicità, sotto certi aspetti, “fisica”. Pur tuttavia è dai loro, talvolta surreali e bizzarri, “incrocchi” dialettici, che le risate prorompono incontrollabili, portando il teatro in ebollizione.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter