La Cna di Chieti denuncia la concorrenza sleale verso le imprese artigiane, ma pure poca chiarezza con i consumatori
CHIETI – Secondo la Cna di Chieti ci sarebbero troppi “irregolari” nelle fiere artigiane abruzzesi. Si legge nella nota della confederazione , presieduta da Savino Saraceni:
per le imprese artigiane è diventata condizione sempre più diffusa quella di incrociare, nel corso di manifestazione fieristiche o promozionali, la presenza di semplici hobbysti. Senza voler impedire ad altri di poter svolgere la propria attività occorre però rilevare come questa situazione finisca per danneggiare le imprese artigiane, creando una forma di concorrenza sleale e di mancanza di trasparenza nei confronti dei consumatori.
Infatti, la trafila di adempimenti che stanno alla base del lavoro di un’impresa regolare non può neanche lontanamente essere paragonata all’attività di chi, nelle ore libere di una propria attività professionale, decide magari di dedicarsi a un hobby e poi, magari solo con l’apertura della Partita Iva, può partecipare a fiere e mercati accanto a imprese regolari. Con il risultato di mettere gli uni e gli altri sullo stesso piano.
Oltre agli aspetti concorrenziali, la Cna sottolinea la mancanza di chiarezza nei confronti dei consumatori, ignari delle differenze che passano tra chi produce per mestiere e chi invece per passatempo, e magari attirati solo dai prezzi più bassi. Secondo la confederazione artigiana chietina, che intende avviare una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle amministrazioni comunali e degli enti fieristici della provincia, occorre trovare una soluzione che permetta alle imprese di poter contare su regole certe e condivise.