PESCARA – L’assessore ai Tributi Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa convocata ieri ha ripreso la tematica dell’Imu e del ravvedimento operoso, che consente ai cittadini morosi di pagare l’imposta saltata senza attendere la cartella del Comune e dunque con l’applicazione di sanzioni al minimo. Presente anche il Dirigente Marco Scorrano.Tutti i contribuenti che non avessero ancora ottemperato al pagamento dell’Imu possono versare l’imposta, anche se con una piccola sanzione, pari allo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo sino al quattordicesimo giorno, il 3 per cento dal quindicesimo al trentesimo giorno di ritardo, e dal trentunesimo giorno sino a un anno di ritardo il 3,75 per cento oltre a interessi. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione i propri mezzi e canali per agevolare gli utenti nel calcolo della sanzione da applicare: basta andare sul sito del Comune di Pescara e cliccare sul link dell’Imu che ora consentirà di compilare il modello F24 applicando anche la sanzione. Il consiglio è di provvedere al più presto per non rischiare salassi.
Ha ricordato Filippello:
purtroppo l’Imu, come abbiamo detto più di una volta, non è una imposta comunale, ma è un’imposizione voluta direttamente dal Governo alla quale tutti i Comuni si sono dovuti adeguare, senza possibilità di scelta. E oggi il nostro appello e consiglio a tutti i cittadini è quello di versare, anche se in ritardo, il tributo beneficiando della sanzione minima al fine di evitare salassi. Anche per l’Imu, infatti, è possibile avvalersi del cosiddetto ravvedimento operoso, ovvero il contribuente che si ricorda da solo di non aver pagato un’imposta o di aver versato meno del dovuto, prima dell’arrivo di un’eventuale cartella, si ravvede pagando una sanzione ridotta: in questo caso il contribuente paga infatti la sanzione dello 0,2 per cento sull’importo non versato, calcolato per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza dell’acconto del 18 giugno scorso, sino al 14° giorno di ritardo; dal 15° al 30° giorno di ritardo paga la sanzione del 3 per cento al giorno calcolata sull’importo dovuto; dal 31° giorno sino a un anno paga la sanzione unica del 3,75 per cento. E su ogni importo vanno ovviamente calcolati anche gli interessi in ragione dei giorni di ritardo, ricordando che a Pescara c’è un tasso annuo pari al 2,5. Sul sito internet del Comune, all’indirizzo www.comune.pescara.it, è disponibile la procedura per il calcolo delle sanzioni, ovvero cliccando sul link dell’Imu si calcola e compila il modello F24 con il ravvedimento operoso incluso, il dato in più da inserire è il giorno in cui verrà effettuato il pagamento ed è importante poi rispettare la scadenza indicata nel calcolo o il ravvedimento non si perfeziona e alla fine la sanzione potrebbe diventare del 30 per cento.
In merito alle lunghe sedute del Consiglio comunale per l’approvazione del Regolamento Imu, l’assessore Filippello ha aggiunto che
il problema è che oggi la partita dell’Imu si gioca sulle stime fatte dagli Uffici, stime che neanche il Governo è in grado di fare e infatti solo dal primo ottobre a dicembre sapremo se il gettito stimato corrisponderà a quello effettivo. Sino a oggi abbiamo già verificato un incasso Imu di circa 7milioni e mezzo di euro, dal quale mancano i versamenti eseguiti negli ultimi quattro giorni prima della scadenza del pagamento, ossia dal 14 al 18 giugno e sappiamo che sono tantissimi quelli che hanno versato l’ultimo giorno, dunque solo tra 10-15 giorni avremo il calcolo definitivo. Per ora le stime sono prudenziali, se poi il gettito effettivo dovesse essere superiore alle ipotesi di bilancio, potremo portare entro settembre la delibera di riduzione delle aliquote. Ascolto quello che dice la minoranza, ma la verità è che la maggioranza ha una responsabilità politica ma anche amministrativa, ovvero noi non possiamo mandare in dissesto l’Ente e per questo non possiamo permetterci di ridurre demagogicamente subito le aliquote, ma prima dobbiamo avere la certezza che le previsioni degli uffici sono reali. A oggi le previsioni di cassa del gettito sulla prima rata oscillano tra i 9milioni 800 mila euro e i 12milioni di euro, a seconda se i cittadini avranno deciso di pagare in due o tre rate, ma il nostro appello è di pagare tutti per consentirci di abbassare le aliquote. Ovviamente anche coloro che dovessero rendersi conto di aver sbagliato a fare i conti e di aver magari pagato meno del dovuto potranno saldare la differenza con le stesse sanzioni prestabilite, evitando al Comune di dover poi recuperare l’importo con il 30 per cento di sanzione, che andrebbe interamente nelle casse comunali.
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