POPOLI – Filippo “Philip” Antonucci nacque a Hartford, in Connecticut, il 16 giugno del 1919, da Pasquale (nato a Popoli, in via Aurelio Saffi, in provincia di Pescara, il 27 marzo del 1891 – figlio di Donato e Filomena Martocchia) e da Maria D’Amato (nata a Popoli nel 1898). Pasquale, il padre, emigrò alla ricerca del “sogno americano” nel 1909. Giunse ad “Ellis Island” a bordo del piroscafo “Luisiana”. Successivamente tornò in Italia e poi, insieme alla moglie, si stabilì definitivamente ad Hartford in Connecticut. I due ebbero, oltre a “Philip”, almeno altri due figli: Donald (1918-1975) e Eugene (1932-2012). “Philip” si diplomò, nel 1937, alla “William Hall High School.
Si arruolò, il 1° ottobre 1939, servendo, prima della guerra, nella zona del Canale di Panama. Filippo “Philip” Antonucci partecipò alla Seconda Guerra Mondiale come tenente pilota Pilota di un “P-47 Thunderbolt”. Era alla sua ventesima azione quando scomparve (stava tornando da una missione di bombardamento in picchiata a Landau in Germania). Fu visto per l’ultima volta nei pressi di St. Avold in France. Come tenente della “Ninth Air Force” gli venne riconosciuto il merito di aver abbattuto tre aerei tedeschi e di aver colpito distruggendoli 19 carri armati tedeschi.
Fu insignito della “Air Medal” (riconosciuta per comportamenti meritori in occasione di operazioni aeree) e della prestigiosa “Oak Leaf Cluster”. Una nota descrive meglio il tutto: “Il 04.10.1944 i Thunderbolt del 406th American Fighter Group, di stanza a Mourmelon-le-Grand in Francia, ebbero l’ordine di attaccare la stazione di smistamento di Landau nel Palatinato. Alle 17 circa la formazione si imbatté in una pesante contraerea e in seguito tentò di raggrupparsi. Nel processo Filippo Antonucci fu abbattuto con il suo aereo “Scarsdale Hobo”, presumibilmente a causa di colpi di contraerea.
L’aereo si schiantò al suolo a Lisdorf-Holzmühle alle 17.40 circa, a 50 m dalla casa di Alois Klein. Antonucci fu sbalzato fuori dall’esplosione dell’impatto e quindi cadde direttamente davanti alla casa di Klein. Il suo corpo era mutilato e bruciato e mancava la testa. Parti del corpo sono state scoperte vicino al relitto. Antonucci fu sepolto nel cimitero della guarnigione di Saarlouis. Ma in realtà non si aveva certezza di chi realmente fosse il pilota. Dopo la guerra Antonucci fu identificato in modo inequivocabile a seguito di una riesumazione e fu rimpatriato nella sua casa nel Connecticut, negli Stati Uniti. Oggi riposa nel “Northwood Cemeter” di Windsor nel Connecticut.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”