PESCARA – “Ben 21milioni 200mila euro per dare copertura economica alle opere di deviazione del porto canale di Pescara. È il maxi-fondo ottenuto dalla Regione Abruzzo, Governo Marsilio, all’interno della programmazione delle opere da finanziare con la legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019. Una vera conquista politica e amministrativa se consideriamo che lo stanziamento non c’era nella versione originaria della bozza di decreto ministeriale, ed è stato inserito solo grazie all’intenso lavoro portato avanti dallo stesso Governatore Marsilio con il Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Umberto D’Annuntiis. Un successo amministrativo che traccia la strada per il futuro sviluppo del nostro scalo”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la notizia.
“La misura economico-finanziaria disponeva la ripartizione del Fondo per gli investimenti sul territorio italiano e indicava le priorità di sviluppo infrastrutturale del Paese, dedicando un’ampia pagina al settore dell’infrastruttura portuale di rango nazionale. Peccato che, ancora una volta – ha sottolineato il Presidente Sospiri – l’Abruzzo non era tra quelle priorità, né il porto di Pescara, né quello di Ortona, per le quali l’Autorità di sistema portuale non aveva previsto investimenti. Qui è scattatata l’azione di pressing della Regione Abruzzo nell’ambito della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni per invertire la rotta e individuare adeguati investimenti su entrambe le realtà portuali. E la proposta di modifica è passata, prevedendo l’intervento di deviazione del porto canale di Pescara per 21,2 milioni di euro, oltre che il potenziamento e ampliamento del porto di Ortona per sei milioni di euro. Entro il 30 settembre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il MIT, effettuerà la relativa istruttoria per lo stanziamento definitivo.
Due le note da sottolineare: innanzitutto, come il centrodestra ha sempre ribadito, il porto di Pescara è un porto di rilevanza nazionale e le opere di potenziamento e di sviluppo devono essere finanziate con fondi dello Stato, non con le risorse della Regione, inevitabilmente sottratte da altri capitoli, come purtroppo sempre accaduto in passato. In secondo luogo, pare di assoluta evidenza la rilevanza di disporre di un fondo di oltre 21milioni di euro per realizzare quelle opere lungamente attese, già immaginate dal sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Nino Sospiri, che prevedono la deviazione del porto canale, con la realizzazione di nuove banchine, per superare le difficoltà oggi derivate dall’insabbiamento e soprattutto per progettare il futuro dello scalo pescarese quale polo di riferimento per il traffico turistico-passeggeri nel bacino del centro Italia, opere che si coniugano con l’allungamento della pista aeroportuale per i voli internazionali, con la realizzazione del nuovo braccio dell’asse attrezzato sin dentro il porto, per consentire ai turisti di evitare il traffico del centro cittadino, e, appunto, la disponibilità di un porto da cui far partire le navi da crociera per il bacino del Mediterraneo, o anche per nuovi collegamenti con la Croazia e il Montenegro”.