PESCARA – Il vicesindaco e assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli ieri mattina, con il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, ha guidato gli studenti dell’Istituto ‘Acerbo’ alla scoperta della seconda galleria del sottopasso di via Michelangelo, ancora chiusa al traffico e al pubblico con le transenne per il completamento delle opere di riqualificazione.L’ iniziativa di ieri è stata assunta nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni di storia dell’Acerbo. Presente anche la Dirigente Teresa Rocchi e l’impresa che sta effettuando le opere, Paolo Di Giampaolo oltre che gli studenti.Tra pochissimi giorni verrà riaperto al traffico tale sottopasso, completamente trasformato, in poco più di un mese, attraverso i lavori di riqualificazione, nella seconda ‘Galleria fotografica storica’ della città. Alle pareti, completamente bonificate e rivestite con un materiale lavabile, compaiono oggi le immagini storiche dell’ Istituto Acerbo e del Circuito della Coppa Acerbo, a testimoniare il recupero della memoria della città voluto dall’amministrazione comunale .
Ha detto Fiorilli:
per una pubblica amministrazione prestare massima attenzione al ‘decoro urbano’ della città che si guida è fondamentale proprio perché le mura del nostro patrimonio, le nostre strade, sono il primo biglietto da visita per chi arriva in un territorio. E proprio per assicurare il decoro urbano sulla nostra città, che poi si traduce in una garanzia di igiene pubblica, negli ultimi quattro anni abbiamo emanato ordinanze per rafforzare il divieto di imbrattare con la vernice spray le nostre mura cittadine, i nostri edifici pubblici, o per vietare ogni forma di bivacco. E, nell’ambito di tale operazione di ripristino del decoro sul nostro territorio, abbiamo focalizzato la nostra attenzione anche sui due sottopassi ferroviari più centrali della nostra città, il primo, quello di via Michelangelo, e il secondo, poco più a sud, di via del Circuito, due punti di snodo del traffico veicolare attraversati ogni giorno da migliaia di vetture, quindi sottoposti sia all’azione di usura prodotta dai gas di scarico delle auto, che hanno l’effetto di annerire le pareti, ma anche alle incursioni ‘vandaliche’ non di artisti, ma di writer che semplicemente sporcano quelle pareti con scritte spesso insignificanti o indecifrabili, per non parlare delle affissioni abusive con manifesti di ogni genere che tappezzano le pareti, ovviamente sanzionate dalla Polizia municipale, ma il nostro obiettivo, ora, è stato quello di riqualificare in maniera definitiva quelle aree che hanno un’importanza non solo dal punto di vista architettonico, ma anche da quello funzionale e percettivo. Consideriamo che quei sottopassi, nati con l’innalzamento della ferrovia, da anni hanno risolto il problema del collegamento dell’entroterra sud-occidentale e dei colli di Pescara con il centro cittadino, rappresentando, con il sottopasso della via Tiburtina, le più importanti porte d’accesso. Peraltro è evidente che il sottopasso di via Michelangelo è collocato in maniera strategica, in immediata adiacenza con la stazione ferroviaria di Pescara Centrale, e con un fondale monumentale verso i monti costituito da una scuola storica della città, ossia l’Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri, Geometri e per il Turismo ‘Acerbo’ che quest’anno ha spento le sue prime 90 candeline. E, come dimostrano le immagini dell’epoca, la città stessa è cresciuta attorno all’Acerbo, perno centrale dello sviluppo della frangia ovest del territorio. Da queste chiare considerazioni si comprende la necessità di restituire a tali strutture tutta la loro dignità civile, procedendo con la pulizia e il ripristino delle superfici degradate, l’installazione di nuovi corpi illuminanti, trasformando quei sottopassi in una sorta di ‘cornice’, utilizzando materiali di qualità, rendendo pienamente fruibili, in sicurezza, i due sottopassi che dovranno diventare anche elemento architettonico di pregio sulla città. I lavori – ha meglio puntualizzato il vicesindaco Fiorilli – sono partiti lo scorso 14 maggio dalla galleria sud del sottopasso di via Michelangelo, un tunnel lungo 42 metri lineari, largo circa 19,60 metri, altezza media di 5 metri dal piano dei marciapiedi, con due corsie di transito a senso unico, ciascuna larga circa 6,60 metri, con due marciapiedi adiacenti di servizio di 0,45 metri ciascuno e altri due marciapiedi invece comodamente percorribili dai pedoni di 2 metri ciascuno, addossati alle pareti laterali e colorati di rosso per renderli ancora più visibili ed evidenti. Le condizioni strutturali e manutentive del sottopasso ritengo fossero evidenti, dunque superfici in cemento sporche, spesso anche dissestate. Noi, cominciando con la canna sud, abbiamo ora rivestito quelle superfici con pannelli di lamiera ondulata di alluminio preverniciata di colore bianco-grigio, una pannellatura che serve anche a impedire la presenza dei nidi dei piccioni che sino a due mesi fa erano accampati nel sottopasso. Al centro, dunque tra i pilastri dello spartitraffico, abbiamo realizzato una struttura leggera, secondaria, non portante, costituita da tubolari di ferro zincato, che rappresenta soprattutto un elemento decorativo di riqualificazione estetica. La scelta di creare dei portali, da entrambi i lati del sottovia, è legata all’idea di creare un punto di riferimento nella città ove esistono elementi primari, come una ‘porta’, in questo caso, o una piazza o un monumento, nel nostro caso rappresentato dall’Istituto ‘Acerbo’. Quindi si è pensato di caratterizzare con la forma della cornice l’ingresso di questa ‘porta’ della città, portali che saranno costruiti da pannelli colorati di grigio chiaro; e ancora la prima canna del sottopasso di via Michelangelo è stata illuminata con riflettori al sodio, otto punti luce per ogni corsia; e nel progetto abbiamo previsto la pulizia completa anche del soffitto. Ma non basta: nel progetto esecutivo abbiamo inserito una ulteriore caratterizzazione estetica del sottopasso pensando anche all’installazione di immagini storiche ed evocative, da un lato quella inerente lo storico Istituto Acerbo, dall’altro quello della Coppa Acerbo, che transitava proprio nella zona, immagini dunque che rappresentano il trait d’union tra il passato glorioso di quell’area di grande prestigio e il nostro presente trasformando quel sottopasso in una galleria artistica, una lunga ‘passeggiata’ che ogni giorno viene attraversata a piedi da migliaia di studenti che, in questo modo, conosceranno nuovi dettagli della storia della loro città. Le opere sono dunque cominciate dal tunnel lato sud del sottopasso, dotato anche delle telecamere proprio quale utile deterrente contro gli eventuali atti vandalici, e abbiamo ben individuato il marciapiedi, colorato di rosso. Le opere di riqualificazione – ha proseguito il vicesindaco Fiorilli – si sono fermate per il ferragosto, dopo però aver reso pienamente fruibile, lo scorso 8 agosto, il primo asse al traffico. Lo scorso 31 agosto abbiamo riaperto il cantiere sulla galleria nord dove i lavori sono quasi completati. Ora proprio i ragazzi dovranno essere le nostre ‘sentinelle’, pronti a segnalare e a tutelare, con noi, il nostro comune patrimonio, segnalando qualunque anomalia, da una parete imbrattata a un lampione spento per consentirci di garantire la piena funzionalità del nostro corridoio artistico. E tra qualche giorno, inoltre, partiranno i lavori di realizzazione del murales sul muraglione sottostante l’Istituto Acerbo, dove saranno proprio i ragazzi a riprodurre la storica scalinata che, da via Ferrari, conduceva all’Acerbo, e su quelle scale rivedremo i volti di d’Annunzio, del suo circolo letterario sino ad arrivare a Flaiano.