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Pescara, Fiorilli : “la filovia si deve fare e completare”

da Redazione

Berardino FiorilliPESCARA – L’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ha commentato l’esito del Consiglio comunale di Pescara che lunedì ha approvato due ordini del giorno, presentati uno dal centro-sinistra, l’altro dal centro-destra, entrambi a favore del completamento dell’asse filoviario.Ora  il Presidente della Tua D’Amico all’esito del voto in aula può far ripartire senza esitazione la gara d’appalto per la progettazione definitiva del secondo e terzo lotto per dotare la citytà di una infrastruttura fondamentale per alleviare il volume del traffico e contribuire a ridurre i livelli di inquinamento.

“La presenza in aula di appena 5 o 6 residenti della strada-parco, capitanati dall’ex consigliere comunale Mario Sorgentone in realtà rende l’esatta misura di quanti cittadini realmente siano contrari alla filovia – ha osservato Fiorilli –. I cittadini sono consapevoli che Pescara ha indiscutibilmente bisogno di un sistema di trasporto pubblico di massa veloce, a zero impatto ambientale, che sappia collegarla con Montesilvano e proiettarla verso sud-ovest, pensando alle direttrici per Chieti o Francavilla al Mare. E ne ha bisogno per dare un contributo concreto all’abbattimento dello smog e dei livelli delle polveri prodotti dai gas di scarico specie nel centro cittadino, ma anche in strade come viale Bovio, via Nazionale Adriatica nord, via Marconi, via D’Annunzio, dove si soffoca. Le proiezioni hanno dimostrato che con la filovia, che transiterà su un percorso dedicato, è possibile collegare Pescara e Montesilvano in meno di 10 minuti, abbattendo i tempi di percorrenza degli autobus ed eliminando il passaggio dei pullman e delle vetture private che si fermerebbero nei parcheggi di scambio del Palacongressi di Montesilvano e, in futuro, sulla Nazionale a sud.

I risultati immediati sarebbero quelli di favorire gli accessi verso Pescara, agevolando gli spostamenti in città con un mezzo pubblico veloce e a basso costo, e riducendo i congestionamenti oggi prodotti dal traffico privato, restituendo la città ai pedoni e favorendo il passeggio. Del resto non bisogna dimenticare che quella che viene oggi inopportunamente definita ‘strada-parco’, ovvero l’ex tracciato ferroviario, è nata proprio per ospitare una filovia e anche i finanziamenti europei ricevuti agli inizi del 2000 erano finalizzati alla costruzione della filovia, non certo a creare un asse pedonale riservato ed élitario per chi abita lungo via Castellamare, lasciando soffocare nello smog chi vive o lavora tutt’attorno. Purtroppo – ha ricordato ancora Fiorilli – questi dati concreti e inconfutabili sono stati strumentalizzati per decenni dal Pd e dal centro-sinistra che hanno sposato la protesta di alcuni residenti e hanno per anni promesso di bloccare un’opera che, invece, non può e non dev’essere bloccata. Per questo abbiamo salutato con un plauso la decisione della stazione appaltante, la Tua, che lo scorso 30 ottobre ha sbloccato la procedura e pubblicato il bando di gara per affidare la progettazione definitiva del secondo e terzo lotto, ripartendo dal progetto preliminare del febbraio 2013-governo di centro-destra. In sostanza si prevede che la filovia, lasciata la strada-parco, prosegua su corso Vittorio Emanuele, via Marconi, quindi un braccio svolterà in via Conte di Ruvo-via Tiburtina, sino ad arrivare all’aeroporto-Sambuceto; l’altro braccio deve proseguire in via Italica, via Misticoni, via Lo Feudo, via della Bonifica, via Pantini, quindi via Nazionale Adriatica sud, dove è previsto un parcheggio di scambio.

Dinanzi alla gara però si è riacceso, com’era prevedibile, il ‘rigurgito’ della protesta del Comitato anti-filovia, pochi cittadini per la verità, ai quali il Governatore D’Alfonso si è piegato, per logiche a noi sconosciute, arrivando al blocco del bando di gara, ovvero della filovia. Un blocco, come sempre, che avrà come unica conseguenza quella di rallentare e ritardare, di nuovo, un’opera irrevocabile. Ieri poi la sorpresa: il centro-sinistra, sconfessando anche la posizione del suo leader abruzzese, il Presidente D’Alfonso, ha portato in aula un ordine del giorno identico a quello del centro-destra, invitando ‘sindaco e giunta a portare avanti il confronto con la Regione e con Tua per rendere possibile la realizzazione e la messa in esercizio dell’innovativo sistema di trasporto pubblico che costituisce la premessa indispensabile per migliorare le condizioni di vivibilità e di qualità dell’aria di Pescara’. Parole chiare, ossia la filovia va completata e messa in esercizio con massima urgenza. Grande assente il sindaco Alessandrini che, ancora una volta, ha preferito lavarsi le mani in maniera pilatesca del problema, uscendo dall’aula al momento del voto e lasciando ad altri ogni decisione, una posizione che ancora una volta rivela la sua inadeguatezza nel ruolo di primo cittadino. A questo punto non ci sono più pretesti – ha sottolineato Fiorilli -: il Presidente di Tua deve prendere atto della volontà espressa dal Consiglio comunale e riaprire subito i termini per la gara d’appalto del secondo e terzo lotto. Nel frattempo deve lavorare per individuare i mezzi alternativi per la messa in esercizio del primo troncone, compreso tra Montesilvano e Pescara, ormai già pronto. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ vigilerà sui tempi, pronti ad assumere qualsiasi iniziativa di tutela del territorio a fronte di ulteriori, ingiustificati, ritardi”.

(foto da pagina facebook di Berardino Fiorilli)

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