PESCARA – L’assessore al contenzioso Berardino Fiorilli, replicando e smentendo le dichiarazioni odierne del curatore fallimentare del Pescara Calcio Mancinelli ha detto che lo stesso è male informato in merito alle vicende e ai rapporti tra Comune e società.Infatti Fiorilli come assessore al Contenzioso della giunta Pace, aveva a suo tempo firmato gli atti per l’azione esecutiva di pignoramento dei beni della società per 4miliardi di vecchie lire relativi al mancato pagamento degli affitti e dei diritti di pubblicità. La procedura partita a Natale 2001 era seguita, per il Comune, dall’avvocato Felaco.
Ha precisato Fiorilli:
conosco bene la vicenda proprio perché me ne sono occupato personalmente durante la giunta Pace come assessore al Contenzioso. Per mesi, con gli uffici Legali, Sport e Tributi del Comune, avevamo lavorato per ricostruire tutto il debito della società Pescara Calcio, che all’epoca faceva capo al patron Scibilia e alla fine abbiamo quantificato quel debito in 4 miliardi di vecchie lire relativi al mancato pagamento dell’affitto degli impianti sportivi e dei diritti di pubblicità. Il tempo di predisporre gli atti e ho personalmente aperto l’azione esecutiva di pignoramento a ridosso del Natale 2001, primo assessore a farlo nella storia di Pescara. Non è dunque vero che il Comune di Pescara ha atteso il fallimento della società per presentare il conto alla Pescara Calcio e ci sono atti e carte a dimostrarlo, documenti che a questo punto tireremo fuori dagli archivi anche per mostrarli alla città che deve assumere consapevolezza del lavoro svolto dall’amministrazione a tutela del patrimonio pubblico. Vero è che l’esecutività venne sospesa dal giudice e che non so cos’abbia fatto l’amministrazione tra il 2003 e il 2009, ossia durante il governo di centro-sinistra, per dare seguito alla procedura avviata, ma sicuramente Mancinelli avrebbe il dovere di studiare meglio e in maniera più approfondita le carte che sarà nostra premura inviargli per poterne assumere consapevolezza e visione.