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Pescara, Fiorilli su protesta studenti dell’Istituto Alberghiero

da Redazione

plesso via italicaESCARA – Ieri ,8 marzo 2019,manifestazione degli studenti  dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ sotto il Palazzo della Provincia di Pescara per richiamare l’attenzione sulla messa in sicurezza e fruibilità della sede di via Italica, destinata alle 28 Classi del primo biennio, da oltre quattro mesi dislocate quasi tutte presso l’Istituto Professionale Di Marzio Michetti.

Gli studenti, sottolineando il grave disagio per loro  e  per  le famiglie , chiedono:

la riapertura  in tempi brevi  con un intervento di emergenza e  successivamente la ristrutturazione  con il finanziamento regionale di due milioni 300 mila euro, già deliberato dallo scorso mese di Agosto.

“Credo che dopo la protesta debba riaprirsi il capitolo del dialogo tra gli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara e l’amministrazione provinciale di Pescara, guidata dal Presidente Zaffiri, un dialogo teso a individuare la soluzione più utile per permettere il rapido ritorno nella sede di via Italica di 366 studenti. Dopo l’incontro odierno tra studenti, dirigenza scolastica e Provincia, appare ancor più chiaro quanto sia strategico, in questa fase, il ruolo della Regione Abruzzo, l’unica che può individuare le risorse più urgenti per consentire di eseguire quei lavori utili a dare certezze ai ragazzi. Nelle prossime ore supporteremo l’azione del Presidente Zaffiri coinvolgendo i consiglieri regionali del centrodestra affinchè si apra una vertenza amministrativa che, già per la prossima settimana, consenta di definire procedure e relativa tempistica”.

Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, esponente di Azione Politica che già nei giorni scorsi era intervenuto sulla vicenda e che oggi ha assistito, da spettatore, alla manifestazione studentesca.
“Com’è emerso chiaramente purtroppo dalle parole del Presidente Zaffiri – ha detto l’avvocato Fiorilli – oggi l’Istituto Alberghiero rischia di pagare lo scotto di due pessime congiunture: da un lato la riforma Delrio che ha penalizzato le Province lasciando le competenze, ma togliendo le risorse per gestirle, in primis sull’edilizia scolastica. Per cui le Province dipendono da Enti sovraordinati anche per mettere un bullone, figurarsi per opere importanti di milioni di euro. Dall’altro lato, nel caso specifico, paga il momento di passaggio da due amministrazioni, provinciale e regionale, di sinistra che, prima di lasciare i propri seggi avrebbero paventato l’esistenza di disponibilità economiche che in realtà, come hanno rivelato le nuove amministrazioni di centrodestra, sono solo iscritte in bilancio, ma non sono state realmente finanziate, quindi si sono ‘rivenduti’ soldi che in realtà poi non hanno lasciato in cassa.

In altre parole, sulla carta ci sono 2milioni 300mila euro destinati alla ristrutturazione della sede storica del ‘De Cecco’ in via Italica, che però non esistono materialmente in bilancio, impedendo, di fatto, alla Provincia, di avviare le procedure per la progettazione e le gare d’appalto. In mezzo ci sono però 366 studenti del biennio che hanno scelto l’Istituto Alberghiero per la propria preparazione professionale futura, e che oggi si ritrovano sballottati da una parte all’altra, costretti a preoccuparsi di autobus e spostamenti da una scuola all’altra, anziché di studiare e fare attività di laboratorio. E questo le Istituzioni non possono consentirlo.

Per questa ragione Azione Politica torna oggi a chiedere uno sforzo istituzionale supplementare a Provincia di Pescara e Regione Abruzzo: occorre raccogliere l’appello arrivato oggi da studenti e genitori e vanno trovate con la massima urgenza le risorse necessarie per restituire a 366 studenti la loro scuola. Interesseremo della vicenda i consiglieri e gli assessori regionali di Pescara eletti di centrodestra affinchè con il presidente Marsilio individuino i canali di finanziamento immediatamente reperibili per permettere l’apertura dei cantieri ribadendo l’obiettivo – ha insistito l’avvocato Fiorilli -, ovvero il rientro in sede dei ragazzi per settembre o, al più tardi, a inizio 2020, subito dopo le feste natalizie”.

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