Finalizzato alla pianificazione unitaria lungo gli argini del Pescara,lo hanno sottoscritto Chieti, Pescara, Manoppello, San Giovanni Teatino, Spoltore, Rosciano e Cepagatti. Gli uffici tecnici delle amministrazioni redigeranno un piano strategico comune
PESCARA – Ieri mattina , presso la sala conferenze dell’Aeroporto d’Abruzzo, il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, il Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, il Sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, il Sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, il Sindaco di Cepagatti Sirena Rapattoni, il Sindaco di Manoppello Gennaro Matarazzo e il Sindaco di Rosciano Alberto Secamiglio, hanno sottoscritto il “Protocollo d’Intesa per uno studio strategico dell’area metropolitana Chieti-Pescara”, al fine di porre in essere una pianificazione unitaria del territorio che ricomprenda come area di intervento quella che scorre da Manoppello a Pescara, lungo gli argini del fiume Aterno-Pescara.I sette Comuni, in particolare, si impegnano a dare mandato ai rispettivi uffici tecnici di predisporre una redazione congiunta di uno studio strategico dell’area in questione, con particolare riferimento alle seguenti macro aree: ambiente, trasporti, servizi ed infrastrutture.
«Nel sottoscrivere questo documento – ha dichiarato il Sindaco Di Primio – tutti noi abbiamo pensato di offrire un maggiore contributo ad una area vasta come quella di Chieti-Pescara, fatta di vocazioni diverse. L’obiettivo deve essere sempre il cittadino e per questo dobbiamo iniziare a creare le condizioni perché i Comuni pensino e soddisfino la qualità dei servizi anche attraverso una razionalizzazione degli stessi, evitando inutili sprechi. Questo progetto ha tutte le caratteristiche per essere vincente – ha proseguito – perché parte da un’idea fondamentale: migliorare il territorio partendo dall’esperienza di chi lo vive e chi lo amministra; migliorare il territorio partendo “dal basso”, dai sindaci, un nuovo modello di governance che dovrebbe essere esportato a livello nazionale per il bene di tutto il Paese».
«Nel nostro Abruzzo – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa il sindaco Marinucci – che spesso è additato come terra di campanilismi esasperati, sette Comuni appartenenti a due province diverse, tra cui i due capoluoghi, decidono di avviare un’idea di pianificazione comune al servizio del proprio sviluppo: un evento davvero poco comune, ma che ci riempie di soddisfazione e di orgoglio.Quello che abbiamo in mente è uno studio che denominiamo “strategico”: una sottolineatura non secondaria, poiché davvero con il protocollo d’intesa che stiamo sottoscrivendo vogliamo dire basta alla chiusura alla realtà, espressa da pianificazioni disomogenee che non tengono conto di quanto sia interconnesso il nostro territorio e le attività che su di esso andiamo a realizzare. Siamo dunque consapevoli che occorre una strategia, ossia un piano di ampio respiro che possa tradursi in una pianificazione unitaria di quell’ampia porzione della Val Pescara che corre da Manoppello a Pescara, lungo gli argini del fiume, che è il vero elemento unificatore di tutti i nostri territori.In questo tratto importante del nostro Abruzzo, dove vivono circa 200 mila cittadini, vogliamo dare risposte concrete e soprattutto sostenibili in materia di ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture, tutto ciò che, in definitiva, può migliorare la qualità della vita in quest’area, che da diversi anni è sempre più scelta da molti come luogo abituale di dimora, oltre che meta di lavoro di centinaia di migliaia di abruzzesi.Riqualificazione è il termine che avete sentito maggiormente pronunciare all’interno delle intenzioni portate da questo protocollo d’intesa: siamo infatti consapevoli che non possiamo né vogliamo rivoluzionare l’esistente, ma siamo chiamati a migliorare le condizioni attuali a partire dai dati reali che abbiamo sotto gli occhi e riuscire quindi a modellare un volto nuovo per l’area vasta che si affaccia sulle sponde del fiume, utilizzando al meglio l’esistente, lavorando su quelle che sono le realtà che oggi abbiamo, migliorandole, facendo sì che esse possano mettersi in sinergia con gli altri elementi che caratterizzano il paesaggio umano, strutturale ed infrastrutturale degli altri Comuni.È uno sforzo di sinergia che ci coinvolgerà pienamente e che certo non sarà di facile attuazione, ma la convinzione che sta alla base della firma di questo protocollo d’intesa ci sostiene fermamente e ci permette di aspettarci un grande risultato: vogliamo lavorare e vogliamo farlo assieme, fuori da ogni rivendicazione campanilista e ben consapevoli che ogni risultato positivo di ciascuno dei sette Comuni andrà a vantaggio di tutti gli altri ed in particolare per i cittadini che noi rappresentiamo.Siamo infatti consapevoli che questo intervento unitario e coordinato può generare, per le diverse categorie economiche presenti sul territorio, nuove importanti opportunità di sviluppo che, anche in considerazione della particolare congiuntura internazionale, rappresenterebbero per le aziende un volano per la ripresa. E ciò si tradurrebbe in una rinnovata capacità di attrazione di investimenti, interni ed esterni, che implicherebbero la creazione di nuovi posti di lavoro, rispondendo all’emergenza che viene sentita sempre più impellente nella popolazione.Noi ce la stiamo mettendo tutta e ce la metteremo tutta, ben consapevoli che l’unione fa la forza della nostra proposta».
“In realtà – ha detto il sindaco Albore Mascia – Pescara ha già fatto più di una volta un’esperienza simile negli ultimi cinque anni, promuovendo e facendosi capofila di una sorta di coordinamento con i comuni limitrofi per specifiche azioni amministrative. Ricordo tre anni fa, quando, a fronte dell’aumento dei valori delle polveri, il Pm10, nell’aria, un problema che certamente non riguarda solo il capoluogo adriatico, siamo riusciti a organizzare le ‘Domeniche senz’auto’ con chiusure collegate e coordinate tra Pescara, San Giovanni Teatino e Spoltore, esperienza di assoluto successo. Senza dimenticare l’esperienza ancora più ambiziosa che ci ha visti collaborare sempre con il Comune di San Giovanni Teatino per la redazione del programma di riqualificazione Fontanelle-Sambuceto, ossia la riqualificazione di un’area estesa, portata avanti in un anno di lavoro, di incontri tra i rispettivi professionisti, per ripensare lo sviluppo di quella superficie posta a cavallo tra i due comuni in maniera coordinata, pensando insieme dove collocare gli spazi verdi, i servizi, le opere di urbanizzazione, gli edifici da realizzare, il tutto nell’esclusivo interesse del territorio, sentendo tutti gli stakeholder, ossia i portatori d’interesse, e nei mesi scorsi abbiamo presentato il frutto di quel lavoro condiviso che ora sta andando avanti. Proprio sulla scia di quella progettazione, abbiamo deciso di proseguire lungo la strada tracciata promuovendo un Protocollo d’intesa che, questa volta, ci vedrà lavorare in collaborazione, gomito a gomito, con altre sei municipalità, tutti territori limitrofi, per ripensare insieme lo sviluppo di aree contigue e adiacenti, per ripensare, soprattutto, lo sviluppo di quegli elementi strategici dei nostri territori, evitando doppioni, sovrapposizioni, scelte scoordinate e, spesso, contraddittorie, con una collaborazione esemplare che supera le casacche e le appartenenze politiche. Ovviamente parliamo comunque di sette espressioni territoriali diverse le une dalle altre, con tipicità di cui dovremo necessariamente tener conto, territorialità diverse anche per numero di abitanti, ma che sono unite da problematiche comuni, prime fra tutte, l’essere attraversati dal fiume Pescara e dalla tratta ferroviaria che unisce la sponda adriatica a Roma. La presenza sui nostri territori del fiume e della ferrovia ha generato, inevitabilmente, particolari problematiche cui oggi occorre far fronte, come dicevo, con un intervento unitario e coordinato che preveda una riqualificazione urbanistica, ambientale e strutturale, pensando che da questa riqualificazione potrebbero generarsi, per le diverse categorie economiche, nuove e importanti opportunità di sviluppo che rappresenterebbero per le aziende un volano per la ripresa. Partendo da tali premesse e considerazioni, abbiamo inteso stilare l’odierno Protocollo d’intesa al fine di stilare un Piano strategico per l’intera area vasta interessata, che comprenda, a sua volta, le tematiche connesse all’ambiente, ai servizi, alle infrastrutture, partendo dall’individuazione delle aree e dei metodi di intervento. Ovvero, i sette Comuni sottoscrittori – ha spiegato il sindaco Albore Mascia -, in virtù del Protocollo d’intesa, ‘si impegnano a dare mandato ai rispettivi uffici tecnici o, in alternativa, a professionisti specificatamente individuati, per la redazione congiunta di uno studio strategico al fine di porre in essere una pianificazione unitaria del territorio che comprenda, come area d’intervento, quella che corre da Manoppello sino a Pescara, lungo gli argini del fiume Aterno-Pescara con particolare riferimento alle macroaree dell’ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture. Dopo la firma odierna, ciascun Comune sottoporrà ai propri Organi competenti il documento per designare i nominativi dei tecnici che collaboreranno alla redazione dello studio strategico e, al termine della redazione del Piano, lo stesso verrà sottoposto all’attenzione dei rispettivi Consigli comunali. E ovviamente i sette Comuni dovranno tutti prendere formalmente atto del Protocollo d’intesa, con una regolare delibera, entro 60 giorni. In altre parole noi stiamo già realizzando l’idea della ‘Grande Pescara’, e lo stiamo facendo con atti concreti e misure reali, perché per ripensare insieme i nostri territori, non c’è bisogno di spostare confini geografici fittizi, non c’è bisogno di un segno sulla carta geografica, basta in realtà buon senso e buona volontà, è sufficiente la capacità di superare gli steccati del pregiudizio ideologico e di lavorare insieme, pensando, specie in questi momenti di crisi che devono vederci tutti coinvolti e istituzionalmente responsabilizzati, esclusivamente agli interessi dei nostri territori. Pescara ha avuto il coraggio di schierarsi in prima linea sul ‘caso’ della filovia, che dovrà collegare Montesilvano al capoluogo adriatico e poi proseguire con due direttrici, la prima verso sud, la seconda verso ovest, mirando per ora al territorio dell’aeroporto, e poi allungandosi verso Manoppello. Pescara sta portando avanti con i Comuni di Città Sant’Angelo e Montesilvano il progetto di realizzazione del primo Tempio per la cremazione, altra iniziativa intercomunale che nasce dalla volontà di fornire servizi, procurando anche un’evidente economia di spese e investimenti. Ecco, questi sono altri esempi della capacità amministrativa di saper guardare oltre il proprio naso, oltre il proprio limitato orticello, dialogando con gli altri amministratori e dando forma e concretezza a quell’idea fondamentale di Area metropolitana”.