Il PD denuncia lo stato di abbandono del fiume ed invita le Istituzioni a prendere provvedimenti
PESCARA – È ancora emergenza fiume a Pescara, dopo il mancato dragaggio (dovrebbe prendere il via verso la metà del mese), che ha portato alla chiusura parziale del Porto Canale, ci mancavano solo le alghe a peggiorare ancor di più una situazione già fortemente compromessa.
Ed in questo contesto, il consigliere Moreno Di Pietrantonio capogruppo del PD, ha tenuto questa mattina presso il molo nord della Madonnina una conferenza stampa per denunciare ancora una volta lo stato di abbandono del fiume.
Ha dichiarato Di Pietrantonio:
a distanza di mesi dopo le grandi manifestazioni di protesta della marineria di Pescara, degli operatori commerciali e degli operatori turistici per la grave situazione di inagibilità del Porto di Pescara, oggi registriamo una situazione ancora più grave .Dopo i fatti gravissimi riguardanti la chiusura del Porto di Pescara evento unico e conseguente trasferimento della nave Pescara Jet della SNAV al Porto di Ortona con gravi danni dal punto di vista economica e di immagine della città, assistiamo oggi ad una ennesima emergenza, crediamo a questo punto anche di ordine sanitario.Il fiume Pescara è ricoperto di alghe, anche questo determinato dai fanghi ormai a pelo d’acqua, uno spettacolo questo davvero indecente per la nostra città con insetti e cattivi odori che hanno invaso tutta la zona del Porto, la protesta dei cittadini giustamente è sempre più forte. Questo è l’ultimo regalo che è stato fatto alla nostra città.
Crediamo che ci sia bisogno di un intervento immediato per riportare la situazione a livelli accettabili. Invitiamo il Sindaco a vedere questo spettacolo e a prendere provvedimenti. Auspichiamo un intervento di dragaggio adeguato al più presto in modo tale da riportare il Porto di Pescara alla sua funzione strategica per la città. È il momento questo di verificare qual’è l’interesse e l’attenzione della Regione Abruzzo e del Presidente Chiodi nei riguardi di Pescara. Vediamo quanto tempo impiegherà la Regione ad adempiere ai suoi doveri burocratici nel confronti del Ministero affinché possa iniziare immediatamente il dragaggio del Porto di Pescara.