Oggi, quei lavori, come tutti quelli sui fiumi, sono tornati nella competenza della Regione.
“Un intervento che rischiavamo di perdere perché non era stata fatta la gara d’appalto – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – come per tutti gli altri fiumi la Provincia agiva come concessionaria con i fondi che venivano trasferiti dalla Regione. É stata una delle prime cose di cui mi sono occupato appena eletto.
Abbiamo fatto la gara e abbiamo avviato i lavori con i nostri fondi ma quando abbiamo chiesto il pagamento del primo stralcio è emersa questa anomalia, un corto circuito amministrativo: il finanziamento non risultava iscritto in bilancio. Al di là del rimborso dei soldi anticipati dalla Provincia quello che più ci preme è che i lavori vengono portati a termine visto che in quell’area i problemi di esondazione sono piuttosto frequenti e che il finanziamento di quest’opera risale al lontano 2003″.
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