Convocata una riunione per il 30 agosto con i sindaci della Val Vibrata, l’Ato delle acque, la Ruzzo reti
TERAMO – Tante le parole che si spendono sull’inquinamento,tante le promesse ,tanti i buoni propositi ma poi in realtà i fatti sono sempre troppo pochi.Abbiamo scritto ripetutamente sul marchio Costa blu ,sulle sette sorelle e sulle strategie per rilanciare il turismo in Abruzzo,abbiamo sponsorizzato le idee per l’amore che nutriamo per la nostra terra,ma poi basta un episodio come quello del Vibrata per annullare tutto il ben fatto e per indurci a pensare che si sta lavorando solo di facciata.
Infatti arrivare alla ribalta della cronaca per notizie poco edificanti come quella della moria di pesci , che è solo un sintomo del malessere dell’ambiente, e per i dati allarmanti dell’Arta sulla qualità delle acque è deleterio per la costa teramana ,ma anche per l’immagine di tutto l’Abruzzo.Spesso gli allarmi delle associazioni ambientaliste ,considerate catastrofiste,vengono sottovalutati anzi vengono considerati come le profezie di moderne Cassandre, invece dovremmo imparare ad ascoltare chi si batte per salvaguardare il nostro patrimonio ambientale.
Tornando al malato sotto osservazione,il fiume Vibrata, registriamo che si stanno intensificando i controlli e per questo Polizia provinciale e Arta, ieri mattina, hanno effettuato nuovi prelievi: a monte e a valle del depuratore di Alba-Villa Rosa-Martinsicuro e all’altezza del ponte che collega il comune albense con quello di Martisicuro. I risultati dei prelievi verranno messi a confronto con quelli dei prelievi effettuati il 18 agosto.
Dunque dopo l’allarme scattato nei giorni scorsi per il livello di inquinamento riscontrato nei pressi del depuratore di Villa Rosa di Martinsicuro e la moria di pesci verificatasi il 15 agosto, la Polizia Provinciale sta compiendo una serie di rilievi lungo l’asta fluviale, i fossati e gli affluenti principali.
Sotto indagine il funzionamento dei depuratori, da Sant’Egidio alla Vibrata fino alla costa e gli impianti fognari. Dai primi rilievi, effettuati con l’ausilio dei tecnici dell’Arta, sono stati riscontrati tre punti di “immissione” non regolari e il malfunzionamento di due impianti di depurazione. I risultati delle indagini saranno trasmessi alla magistratura.
Per il 30 agosto, intanto, la Provincia, con una lettera a firma dell’assessore all’Ambiente, Francesco Marconi e del vicepresidente Renato Rasicci, ha convocato un tavolo di lavoro con i Sindaci della Val Vibrata, l’Ato dell’acqua, la Ruzzo reti; alla riunione parteciperà il presidente Valter Catarra che sta rientrando dalle ferie.
Ha commentato l’assessore Marconi:
al di là delle specifiche responsabilità, se ve ne sono e se saranno accertate, quanto è accaduto ha traumaticamente portato all’attenzione di tutta l’opinione pubblica fatti disarmanti: un deficit inaccettabile fra sviluppo demografico e impianti di depurazione; paesi senza reti fognanti, scarichi abusivi; un ritardo decennale sulle opere primarie di urbanizzazione.Ammesso, come ci auguriamo tutti, che l’emergenza passi in fretta, occorre una buona dose di investimenti per adeguare e razionalizzare i sistemi di depurazione: il piano della Ruzzo reti stima 90 milioni di interventi per tutta la provincia teramana.. Bisogna partire da questo, stabilire delle priorità e verificare in che modo i vari attori istituzionali possono interagire fra loro per dare seguito ai progetti, compiere un accorato monitoraggio rispetto agli scarichi esistenti e alle situazioni a rischio.
A seguire le operazioni della Polizia Provinciale e dell’Arta,ieri mattina, c’era anche il vicepresidente Renato Rasicci che questa mattina, insieme all’assessore Marconi, si incontrerà con il presidente della Ruzzo reti: Giacomo Di Pietro. Alla riunione parteciperà il sindaco di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli.
Ha dichiarato Rasicci:
alla Ruzzo reti chiediamo la formalizzazione dell’impegno che si è assunta martedì scorso subito un milione di euro per l’adeguamento dell’impianto di Alba-Villa Rosa-Martinsicuro e il cofinanziamento per la sistemazione della rete fognaria di Alba Adriatica, comune dove molti scarichi privati sono allacciati alla rete delle acque bianche.
Particolarmente grave, secondo il Vicepresidente, il danno d’immagine per la provincia teramana:
un episodio circoscritto rischia di vanificare gli sforzi fatti dalle istituzioni e dagli operatori privati per rilanciare il turismo dopo la stagione del terremoto: anche per questo tutti devono fare uno sforzo di chiarezza, trasparenza e correttezza in maniera da non disorientare i turisti e da fornire informazioni corrette ai cittadini.