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Fiume Vibrata, WWF: “quasi tutti i comuni costieri sono stati del tutto assenti nelle fasi di elaborazione del Piano di Tutela delle Acque”

da Donatella Di Biase

L’associazione ambientalista interviene sulla situazione del fiume Vibrata,definito una “fogna” e rimprovera ai Comuni costieri di non aver ascoltato gli allarmi perché troppo presi  dalla ricerca di bandiere di vario colore

TERAMO – In  un articolo di ieri ci siamo occupati del fiume Vibrata puntualizzando come spesso gli amministratori delle zone costiere siano maggiormente preoccupati di raggiungere le bandiere blu ed esibirle invece di affrontare radicalmente il problema dell’inquinamento delle acque. Puntualmente e opportunamente arriva l’intervento del WWF che richiama i vari enti ad una maggiore attenzione ai problemi dell’ambiente e ad una analisi più rigorosa dei dati che l’Arta fornisce sulla situazione dei nostri fiumi edin particolare del Vibrata.

“Il Fiume Vibrata è una fogna da anni e lo dimostra il monitoraggio che l’ARTA svolge dal 2004”, così il WWF di Teramo sulla situazione del corso d’acqua che sfocia a Martinsicuro ed Alba Adriatica.

Infatti l’Agenzia svolge un monitoraggio sui corsi d’acqua della regione attraverso analisi chimiche e biologiche. Le categorie in cui classificare la qualità delle stazioni sono 5: qualità elevata; buona; sufficiente; scadente e pessima. Il tutto elaborando i dati sull’inquinamento chimico e quello batteriologico con i dati della presenza dei macroinvertebrati che possono fungere da bioindicatori.

Dai dati emerge chiaramente l’effetto devastante dell’uomo su questo corso d’acqua, che è tra i peggiori della regione. La prima stazione, posta a monte lungo il corso a Civitella del Tronto, è classificata nella categoria “buono”. Appena più a valle, a S. Omero, la situazione ambientale crolla e la stazione, già dal 2004, è classificata nella categoria “pessimo”. Anche le altre due stazioni poste a Corropoli e alla foce sono fortemente inquinate e sono classificate “scadenti”.

Dichiara Pino Furia, responsabile del WWF di Teramo:

il WWF da anni segnala con il suo dossier sui fiumi la gravissima situazione del Vibrata ma gli enti sono rimasti sordi rispetto a questi allarmi. Il Vibrata rappresenta bene la situazione dei fiumi della regione, che sono lontanissimi dall’obiettivo di qualità dettato dall’Unione Europea. Infatti nel 2015 tutti i fiumi dovranno essere nella categoria “buono”. Basti pensare che la Regione Abruzzo ha adottato in Giunta il Piano di Tutela delle Acque solo poche settimane fa, quando doveva essere varato nel 2004.

Abbiamo aspramente criticato le prime versioni del piano che rimandavano a date da destinarsi il raggiungimento degli obiettivi di qualità. Ora vedremo se alcune nostre indicazioni sono state recepite, con l’adozione di limiti temporali certi per il disinquinamento.

Purtroppo quasi tutti i comuni della costa, con la lodevole eccezione di Fossacesia, sono stati del tutto assenti nelle fasi di elaborazione del Piano di Tutela delle Acque, forse troppo impegnati a ricercare bandiere di vario colore invece di preoccuparsi dei preoccupanti dati ambientali già ampiamente disponibili e di richiedere a gran voce misure straordinarie ed effettive da inserire nel Piano regionale.

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