PESCARA – Il FLA – Festival di Libri e Altrecose di Pescara torna, con la sua ventiduesima edizione, da giovedì 7 a domenica 10 novembre. Un festival che ancora una volta rinnova la magia di un cartellone sempre più ricco e articolato, con i suoi circa duecento appuntamenti in quattro giorni, pensato e costruito come un’occasione per parlare e ascoltare, incontrarsi e confrontarsi, come un luogo nuovo dove trovano spazio la pluralità delle idee e la volontà di dialogo.
Dal mattino fino alla notte, i libri e le parole saranno ovunque, nei teatri e negli auditorium, nei musei e nelle scuole, ma anche nei ristoranti e nelle gallerie d’arte, nelle piazze e nell’ex mattatoio, in una sorta di pacifica invasione che colorerà Pescara di incontri con autori e reading, laboratori per bambini e concerti, workshop e mostre.
La XXII edizione del festival è stata presentata questa mattina presso la Sala Tommaso Cascella del Museo Cascella a Pescara da Maria Rita Carota, assessore alla Cultura; Alfredo Cremonese, assessore agli Eventi; Zaira Zamparelli, assessore al Turismo; Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer, main partner anche di questa edizione del festival; Giovanni Di Iacovo, fondatore del festival, e da Vincenzo d’Aquino, direttore del FLA.
Gli eventi in cartellone, quasi tutti a ingresso gratuito, sono realizzati grazie al prezioso sostegno del main partner Metamer e al contributo del Comune di Pescara. Fondamentale anche il supporto degli altri partner del festival: Fondazione Pescarabruzzo, Toto Holding, Proger, Deco, Banca Mediolanum e Megalò. L’Istituto Tecnico Tito Acerbo rinnova per il terzo anno la sua preziosa alleanza con il FLA: giovedì 7 novembre l’aula magna “Federico Caffè” ospiterà Carmen Pellegrino con il suo romanzo Dove la luce, ispirato proprio alla figura del grande economista che dell’Acerbo è stato probabilmente l’allievo più illustre, mentre da gennaio prenderà il via la terza edizione di “Reading Revolution”, progetto di lettura nelle scuole incentrato sui temi dell’innovazione tecnologica, dell’ambiente e dell’economia.
Donatella Di Pietrantonio, che proprio nell’evento conclusivo del FLA 2023 aveva presentato in anteprima nazionale il suo romanzo L’età fragile, poi vincitore nel luglio successivo del Premio Strega, sarà curatrice di un’intera sezione del festival, tutta ambientata allo Spazio Matta, in cui presenterà alcune tra le voci più interessanti del panorama letterario italiano da lei stessa selezionate, tra autori affermati che ritornano al FLA a presentare i loro nuovi lavori e giovani autrici esordienti: venerdì 8 alle 19:00 dialogherà con Francesca Camilla D’Amico, sabato 9 alle 17:30 con Beatrice Sciarrillo e domenica alle 19:00 con Giuseppe Catozzella.
Anche quest’anno il FLA affronterà i temi dell’ambiente e della sostenibilità, grazie agli appuntamenti pensati insieme al main partner del festival, Metamer, azienda da tempo impegnata nella commercializzazione esclusivamente di energia “verde” prodotta da fonti rinnovabili. Dopo Franco Arminio, Donatella Di Pietrantonio e Fernando De Giorgi, sarà il giornalista Luca Telese a ricevere quest’anno il Premio FLA Metamer (giovedì 7 novembre alle 17:30 all’Auditorium Petruzzi), attribuito in ogni edizione del festival ad un autore che attraverso la sua opera abbia espresso e dedicato attenzione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e della valorizzazione del territorio.
Saranno oltre centocinquanta i volontari che accoglieranno gli autori e le migliaia di persone che assisteranno agli eventi, e più di dieci le sezioni, tra cui quelle dedicate all’architettura (curata da Clara Verazzo, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi G. d’Annunzio), alla fotografia (in collaborazione con Mood Photography), alla danza (curata dalla giornalista Cristina Squartecchia), al welfare culturale (curata da Pierluigi Sacco e Annarita Frullini e alle discipline olistiche (curata da Michele Meomartino). Gisella Orsini e Giacomo Cecchinelli sono i curatori della nuova sezione dedicata al cinema, Cult, mentre sono quasi cento gli autori abruzzesi selezionati per presentare al pubblico le loro opere nell’ambito della sezione Abruzzo L.O.C. (Letteratura di Origine Controllata), in rappresentanza di circa quaranta case editrici.
Giovedì 7 novembre alle 19:00 il FLA ospiterà all’Auditorium Petruzzi il due volte vincitore del Premio Strega Sandro Veronesi, che presenterà Settembre nero (La Nave di Teseo), intervistato dallo scrittore Alessio Romano. Il nuovo romanzo arriva dopo cinque anni dal precedente e narra l’estate degli anni settanta in Versilia di un dodicenne, Gigio Bellandi e l’evento irreversibile che la travolge. Un romanzo d’iniziazione, sul potere delle parole, capaci di sedurre e salvare, che sboccerà nel talento straordinario del protagonista per la traduzione.
Lo stesso giorno sono attesi al festival, tra gli altri, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari, che presenterà La reputazione (Guanda), in cui indaga sul rapporto tra apparenza e identità, sul peso della maldicenza e sulla difficile conquista della maturità (ore 16:00, Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo); Daniela Musini con Vite Incendiarie (Piemme), un viaggio appassionato e travolgente nella vita di ventuno personaggi straordinari, uomini e donne fuori dal comune per talento, fragilità, spregiudicatezza (ore 18:00, Museo Cascella); Carmen Pellegrino con Dove la luce (La nave di Teseo), romanzo incentrato sull’incontro tra Milo, ragazzo che vive per strada dopo aver perso tutto per colpa di altri e il professore Federico Caffè (ore 19:00, Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo); il vicedirettore del quotidiano «La Verità» Francesco Borgonovo, che presenterà il suo ultimo lavoro Malefici (Signs Publishing) alle ore 19:00 nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo; e poi ancora Fabrizio Fratus con Patria. Di padre in figlio per il comunitarismo (Edizioni Passaggio al Bosco) alle 17:00 al Bagno Borbonico, Gianluca Felicetti con La politica degli animali (People) alle 18:00 al Bagno Borbonico, Alessandra Mecozzi e Gabriella Rossetti con Palestina Israele. Parole di Donne (Futura Editrice) alle 18:00 presso la Sala Video del Museo delle Genti d’Abruzzo.
In serata arrivano invece Simone Tempia con il nuovissimo In giardino con Lloyd (Rizzoli), che raccoglie le riflessioni nate dal dialogo decennale tra Sir e il suo maggiordomo immaginario Lloyd (ore 21:00, Auditorium Petruzzi); la Compagnia della Memoria con E io ero Sandokan. La storia di Galliano Magno, l’avvocato di Matteotti, spettacolo scritto da Mauro Morelli per la regia di Milo Vallone, incentrato sulla storia di Pasquale Galliano Magno, avvocato abruzzese noto per aver difeso la vedova nel processo per l’omicidio Matteotti nel 1926 a Chieti (ore 21:00, Teatro Massimo); Franco Ferrini, l’ultimo sceneggiatore vivente di C’era una volta in America, capolavoro del cinema mondiale diretto da Sergio Leone con Robert De Niro, che parlerà del suo ultimo libro «Troppo forte» di Carlo Verdone (Gremese Editore) e di tanto altro (ore 21:00, Bagno Borbonico); Maurizio Carucci, il front man degli Ex-Otago, cantautore, agricoltore e viaggiatore, con il suo esordio letterario Non esiste un posto al mondo pubblicato da HarperCollins (ore 21:00, Spazio Matta).
Venerdì 8 novembre lo scrittore e fumettista Matteo Bussola, l’autore di Notti in bianco, baci a colazione, il bestseller da cui è stato tratto l’omonimo film nel 2021, intervistato dal direttore del FLA Vincenzo d’Aquino presenterà il suo nuovo La neve in fondo al mare (Einaudi), un libro commovente che parla a tutti noi del peso insostenibile delle aspettative che riponiamo sugli altri e su noi stessi (ore 18:00, Teatro Massimo). Nel programma di venerdì sono previsti inoltre gli interventi di Valeria Montebello, autrice e host del podcast Il sesso degli altri, con il suo romanzo d’esordio pubblicato da Feltrinelli Succede di notte (ore 18:00, Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo); l’avvocata e attivista italo iraniana Shady Alizadeh (ore 18:00 ristorante Omar Khayyam), che presenterà il libro Più ci rinchiudono, più diventiamo forti di Narges Mohammadi, premio Nobel per la Pace 2023; i due giornalisti del Corriere della Sera Marco Madonia e Gianluca Rotondi (ore 18:00 Nuovo Spazio FLA, Sala Unione), con L’unicorno (Baldini+Castoldi), il loro libro inchiesta sulla start-up che voleva ripulire il mondo dalla plastica e che invece, dopo essere arrivata a capitalizzare in Borsa più di un miliardo di euro, è fallita lasciando da pagare, in mezzo a tanti altri debiti, anche mille euro dal gommista; Antonella Boralevi (ore 19:00, Museo Cascella), uno dei volti più noti e amati della televisione italiana, con L’amore può succedere (Baldini+Castoldi), la storia di due donne, lontane nel tempo e unite dal destino, per smascherare la più grande bugia sull’amore; Antonio Fazzari (ore 19:30, Auditorium Petruzzi) con In viaggio con il tuo talento (Franco Angeli Editore), una guida pratica per riprendere in mano la propria vita personale e professionale partendo da ciò che ci fa brillare di più, ovvero il nostro talento; e poi le presentazioni dei nuovi libri di Matteo Gaspari, Riccardo Nencini, Filippo La Porta, Valentina Sturli e Luca Stanchieri. Alle ore 21:00 al Teatro Massimo, Nicola Lagioia chiuderà la seconda giornata del festival con Presto saprò chi sono. Una lezione sull’arte di raccontare storie attraverso la letteratura, da Omero ai giorni nostri, un talk in cui ci racconterà il lungo viaggio della letteratura e la sua importanza per la nostra educazione sentimentale, nonché per la nostra evoluzione.
Sabato 9 novembre il FLA comincia la sua programmazione già dalla mattina: alle 11:00 presso l’Auditorium Cerulli don Julián Carrón terrà un incontro riservato agli studenti degli istituti secondari di secondo grado dedicato alla Leggenda del Grande Inquisitore tratta dal romanzo I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, insieme ai giovani attori della compagnia Indaco Teatro Giovani con la regia di Federica Vicino; alla stessa ora al Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo Besnik Mustafaj, tra i maggiori scrittori albanesi contemporanei, già Ministro degli Esteri, presenterà L’estate senza ritorno (Bibliotheka Edizioni), un’opera sopravvissuta alla censura e al regime comunista; alle 12:00 all’Auditorium Petruzzi Enzo Fimiani, intervistato dal direttore del Messaggero Paolo Mastri, ripercorrerà in modo non rituale la vicenda di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio con Un’idea di Matteotti (Marietti 1820 – EDB).
Attesissimo l’incontro alle 17:00 al Teatro Massimo con Giuseppe Tornatore: intervistato da Stefano Schirato, il Premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso racconterà la sua esperienza come fotografo, che ha segnato anche la sua immensa carriera di regista. Faranno da sfondo al racconto alcune sue immagini giovanili, fino ad arrivare alle fotografie scattate sui set dei suoi film più famosi.
Nel ricchissimo cartellone del pomeriggio spiccano tra gli altri don Mattia Ferrari, il cappellano della piattaforma umanitaria Mediterranea Saving Humans, che intervistato da Luca Pompei presenterà Salvato dai migranti (EDB), in cui racconta il suo vissuto, il suo stesso stile di vita, le domande e le certezze, le crisi e l’umanità di una vita dedita all’impegno tra i migranti e per i migranti (ore 16:00, Auditorium Petruzzi); Patrick Zaki, che in un talk alle 16:30 nella Sala 2 del Teatro Massimo racconterà tutta la sua storia, dagli interrogatori alle torture, passando per tutto quello che lo ha tenuto vivo, soprattutto l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny e dell’Italia intera; Diego De Silva alle 17:00 presso il Centro Commerciale Megalò con I titoli di coda di una vita insieme (Einaudi), in cui lo scrittore partenopeo, senza rinunciare all’ironia che lo contraddistingue, riesce a raccontare con forza, attraverso le voci di Fosco e Alice, protagonisti del romanzo, il complicato groviglio di sentimenti che accompagnano da sempre la fine di un amore.
Due grandi giornaliste saranno in contemporanea al festival alle 19:00: all’Auditorium Petruzzi Nathania Zevi presenterà il volume Il nemico ideale (Rai Libri), in cui muovendo dai fatti drammatici dell’attualità internazionale, analizza il tema dell’antisemitismo nella nostra società; al Bagno Borbonico Sara Lucaroni, vincitrice di numerosi premi giornalistici e autrice di reportage da Iraq, Siria e Turchia, presenterà La luce di Şingal, un reportage narrativo sul dramma degli yazidi massacrati dallo Stato Islamico. Alla stessa ora, nella sala 2 del Teatro Massimo, il direttore del FLA Vincenzo d’Aquino, accompagnato dalla musica dei Medit Ensemble, dialogherà con don Julián Carrón in Abitare il nostro tempo. Vivere senza paura nell’età dell’incertezza, un evento prezioso per parlare del nostro presente, un periodo storico caratterizzato da profondi mutamenti che generano in tutti noi timori e riflessioni, mentre nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo il direttore della fotografia Michele D’Attanasio, due volte vincitore del David di Donatello, racconterà i suoi film e la sua carriera e allo Spazio Matta Erica Mou dialogherà con Francesco Coscioni intorno a Una cosa per la quale mi odierai (Fandango Libri), in cui la cantautrice e scrittrice ripercorre i nove mesi della malattia della madre, specchiandosi nei nove mesi che l’hanno portata a diventare mamma.
Tra le altre novità della scena letteraria italiana che faranno tappa al festival nel pomeriggio di sabato 9 novembre sono da ricordare anche Aldo Ferrari con Russia (Mondadori) alle 16:00 al Bagno Borbonico, Giovanni D’Alessandro con Lo sperduto (Città Nuova) alle 16:00 in Sala Favetta, Franca Minnucci con Un telegramma è una cosa viva (Ianieri Edizioni) alle 16:00 presso il Nuovo Spazio FLA, Maristella Lippolis con Donne che non muoiono (Valecchi Firenze) alle 16:00 al Museo Cascella, Elena Bellantoni con Parole passeggere. La pratica artistica come semantica dell’esistenza (Editore Castelvecchi) alle 17:30 al Bagno Borbonico, Beatrice Sciarrillo con In trasparenza l’anima (66thand2nd) alle 17:30 allo Spazio Matta, Gioia Salvatori con Avere una brutta natura (Baldini+Castoldi) alle 17:30 in Sala Favetta, Gerardo Maria Cinelli con Vis: l’energia dei ricordi (Bookabook) alle 18:00 al Museo Cascella, Domenico Dara con Liberata (Feltrinelli) alle 19:00 al Nuovo Spazio FLA.
Tre gli appuntamenti principali previsti in prima serata, alle ore 21:00: all’Auditorium Cerulli sarà protagonista Guido Catalano, amico di vecchia data del festival, con il suo nuovo spettacolo, Catalano VS Bukowski, un vero e proprio viaggio nel mondo del grande scrittore statunitense che, malgrado le difficoltà della vita e la fama raggiunta in età avanzata, ha rivoluzionato l’universo della poesia americana e mondiale; allo Spazio Matta ancora poesia con Beatrice Zerbini, che con la sua voce «unica, ironica e profonda» (così l’ha descritta Alba Donati, paragonandola per facilità di canto a Lamarque e Szymborska), è riuscita a trovare un nuovo e coinvolgente linguaggio per la poesia d’amore; al Teatro Massimo Sergio Rubini, uno dei più grandi attori e registi italiani, leggerà Le città invisibili di Italo Calvino accompagnato da Michele Fazio al pianoforte, in uno spettacolo elegante e sottilmente imprevedibile che gioca sul dettaglio, sulle parole e sulle immagini.
Per tutti i gusti anche il programma di domenica 10 novembre. Saranno al FLA, tra gli altri, Licio Di Biase con una presentazione itinerante per le vie del centro storico di La Piazzaforte di Pescara (ore 10:00, partenza da Piazza Garibaldi); Stefania De Pascale con Piantare patate su Marte (Aboca Edizioni), il suo nuovo lavoro in cui spiega quali sono le sfide biologiche e tecnologiche che abbiamo di fronte e come potremmo fare per superarle, attribuendo all’agricoltura spaziale un ruolo cruciale nel promuovere pratiche responsabili e sostenibili verso il cosmo, ma anche verso il pianeta (ore 11:00, Bagno Borbonico); Amedeo Balbi, astrofisico e noto divulgatore scientifico, con che una lectio tratta da Il cosmo in brevi lezioni (Rizzoli) accompagnerà il pubblico tra buchi neri, galassie e pianeti, fino alle frontiere dello spazio e del tempo, in un percorso appassionante attraverso i misteri e le meraviglie del cosmo, cercando le risposte alle domande di ieri e di oggi (Teatro Massimo, ore 16:30); Nicola Mattoscio con L’Unione Europea e il mondo Multipolare (Rubbettino), una riflessione sul cammino percorso e sulle sfide da affrontare da parte dell’Unione Europea nei prossimi anni (ore 17:00, Museo Cascella); Lorenzo Marone con La vita a volte capita (Feltrinelli), il suo nuovo romanzo che vede il ritorno di Cesare Annunziata, il suo personaggio più amato, già protagonista di La tentazione di essere felici (ore 17:30, Spazio Matta); Vito Teti, già docente di Antropologia culturale all’Università della Calabria, con Il risveglio del drago (Donzelli Editore), le sue istruzioni per non annegare nella inutile disperazione e nel rimpianto di un mondo scomparso e non più “riacciuffabile” e per costruire le basi fondamentali per guardare con fiducia a un mondo nuovo, presente e futuro (ore 18:00, Museo Cascella); Maria Grazia Calandrone con Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi), il suo nuovo libro, che arriva dopo il successo di Dove non mi hai portata, in cui indaga le vite dei protagonisti di un fatto realmente accaduto, con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa, restituendoci una vicenda in cui i chiaroscuri sono così tanti e intrecciati da impedirci una lettura unica (Auditorium Petruzzi, ore 19:00); Giuseppe Catozzella in dialogo con Donatella Di Pietrantonio per presentare Il fiore delle illusioni (Feltrinelli), un appassionante romanzo di formazione che è al contempo lucido romanzo sociale (Spazio Matta, ore 19:00); Luca Romagnoli, frontman de Il Management, che parlerà con Umberto Palazzo del suo primo disco solista, La Miseria, in uscita il 6 dicembre per La Tempesta dischi, farà ascoltare nuovi singoli e altri inediti, e leggerà le poesie che hanno ispirato la scrittura dei suoi brani (Bagno Borbonico, ore 19:00); Lorenzo Pinna, responsabile dei programmi SuperQuark, Passaggio a Nord Ovest e Quark Atlante, che a partire dal suo saggio Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio. Dalla comunicazione animale alla parola (Codice Edizioni) esplorerà la relazione tra evoluzione biologica e culturale che ha portato alla nascita del linguaggio come strumento unico dell’essere umano con (ore 19:00, Nuovo Spazio FLA).
Alle 18:00 al Teatro Massimo, a venticinque anni dalla sua uscita nelle sale, verrà riproiettato La guerra degli Antò, film cult per la generazione dei Millennials abruzzesi ambientato a Montesilvano e tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ballestra. Prima della proiezione interverranno il regista Riccardo Milani, gli attori Paolo Setta, Flavio Pistilli, Federico Di Flauro e Regina Orioli e il presidente della Film Commission Abruzzo Piercesare Stagni.
Il FLA 2024 si concluderà alle ore 21:00 al Teatro Cordova con Grammamare. Usare le parole per cambiare il mondo, un talk in cui Vera Gheno racconterà cosa significa essere grammamanti, neologismo che è anche il titolo del suo ultimo libro, che è anche quello che è “più felice di aver scritto”, e al Teatro Massimo con Monica Guerritore, la regina del teatro italiano che sarà la protagonista di Quel che so di lei: donne prigioniere di amori straordinari, spettacolo che porta in scena i momenti finali della tragica vita di Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, trasformando la sua drammatica vicenda in un racconto corale di voci femminili.
Torna anche quest’anno la FLA Academy, lo spazio del festival che con docenti d’eccezione propone corsi e workshop dedicati alla scrittura, nelle sue diverse forme, e alla creatività. Giovedì 7 novembre (orario 17:30 – 19:30, costo 20 euro), presso la Sala Laboratorio del Museo delle Genti d’Abruzzo, la filosofa, narratrice e autrice Ilaria Gaspari sarà la guida di un viaggio attraverso l’esplorazione della felicità che unisce diversi punti di vista: storico, filosofico, letterario, psicologico.
Durante l’incontro non mancherà anche un momento dedicato alla scrittura personale, facoltativo ma caldamente consigliato, per immergersi al meglio nel racconto delle emozioni. Domenica 10 novembre (ore 16:00, ingresso gratuito), all’Auditorium Petruzzi Roberto Bonu, esperto di nuovi linguaggi e di comunicazione digitale, esplorerà la potenza e l’innovazione dell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito artistico. Tra didattica e performance verranno presentati alcune produzioni artistiche generative che artisti, autori e editori troveranno molto interessanti e d’ispirazione.
Anche quest’anno il FLA conferma la sua attitudine a creare e sviluppare sinergie. Prosegue la collaborazione del festival con il Centro Adriatico di Produzione Musica, che curerà una rassegna di tre appuntamenti, intitolata ’round Midnight, che si svolgerà a partire dalle 22:30 presso la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo e che ospiterà ogni sera un doppio concerto: giovedì 7 Luca Mongia e Marlò, venerdì 8 Diba ed Enrico Lombardi, sabato 9 Giulia DG e Frankie.
In collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo, il Clap Museum ospiterà Boom, la sezione dedicata al fumetto, che ospiterà tra gli altri Marco Favaro (giovedì 7 alle 18:00), Matteo Gaspari e Gianluca Morozzi (venerdì 8 alle 17:00 e alle 18:30), Stefano Alghisi e Marco Madoglio (sabato alle 16:00), Echi dal Vuoto, un’intera giornata di incontri e workshop a cura degli autori della Hallow Press con il coordinamento di Simone Grifone e Tiziano Antognozzi (sabato 9 novembre), il collettivo artistico Gli orribili e Maicol&Mirco (domenica 10 novembre alle 16:30 e alle 18:00).
A cura della Fondazione Genti d’Abruzzo sono invece i laboratori didattici del FLA Kids: sabato e domenica, sempre con inizio alle 17:00, L’antico erbario e Grandi radici d’Abruzzo (dai sei anni, durata due ore, costo 15 euro). Anche quest’anno sarà la libreria Primo Moroni ad occuparsi della vendita dei libri durante gli incontri del festival e a gestirne il bookshop ufficiale, collocato quest’anno all’interno del Nuovo Spazio FLA, in piazza Unione.
Due le mostre inserite nel programma di questa edizione del FLA: Indiscrezioni, dedicata all’attività fotografica di Giuseppe Tornatore, con 28 fotografie realizzate dal regista Premio Oscar esposte presso la Fondazione La Rocca (vernissage sabato 9 novembre alle ore 19:30), e poi la personale di Fabio Di Carlo, Stile libero immagini d’arredo, che sarà inaugurata sabato 9 novembre alle ore 18:00 presso la sede di Vittoria Assicurazioni in via Nicola Fabrizi 113 a Pescara.
Servizio e foto a cura di Roberto di Blasio.
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