Foggia-Pescara 1-0: occasioni mancate, vetta lontana

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FOGGIA – Amara trasferta per l’11 biancoazzurro al Zaccheria di Foggia. La sconfitta di misura riportata nella sfida contro i rossoblù pesa come un macigno sul futuro degli uomini di Di Francesco ad un passo dai playoff matematici e con il rammarico di aver visto solo 7 giorni fa la vetta della classifica.

UNA ZAMPATA DI MILLESI BASTA … – E’ stata sufficiente una conclusione di Millesi al minuto 23 del primo tempo per regalare i tre punti ai padroni di casa, in piena lotta playout ma che grazie a questa boccata d’ossigeno si vedono il traguardo salvezza a portata di mano. L’azione vincente parte dai piedi di Agnelli che offre una perfetta verticalizzazione per la punta catanese che sfrutta al meglio un errore della retroguardia biancoazzurra che nell’occasione ha applicato in malo modo la trappola del fuori gioco.

IL PESCARA DIRIGE IL GIOCO MA IL FOGGIA HA PIU’ FAME … – Se il risultato penalizza oltre modo il club abruzzese, capace di creare numerose palle gol e gestire costantemente il pallino del gioco, dall’altro canto gli avversari si sono mostrati più determinati e tenaci nel conquistare la posta in palio. La mancanza di un pizzico di “cattiveria” e lucidità sotto porta ha fatto la differenza o meglio ha annullato le differenze tecniche tra i due 11 in campo.

Partenza sprint del Pescara che al 5′ con Zizzari non inquadra la porta, quindi al 12′ è Mengoni di testa su corner a colpire in pieno la traversa. Al quarto d’ora è Ganci a sfiorare la marcatura con una conclusione dal limite che termina sul fondo. Dopo il gol di Millesi ancora biancoazzurri con una conclusione di Petterini da fuori area che termina di poco a lato (30′). La replica rossoblù con una rovesciata di Millesi.

Ripresa come nel primo tempo con i biancoazzurri alla ricerca del pari: 7′ Tognozzi spara fuori da buona posizione, quindi Zizzari al 20′ in piena area di rigore conclude debolmente su Milan. Replica dei padroni di casa al 22′ con Ceccarelli che su azione di contropiede supera Pinna in uscita ma calcia a lato.

Forte dell’uomo in più per l’espulsione di Agnelli gli uomini di Di Francesco premono sull’acceleratore ed inseriscono nell’ordine Gessa, Bonanni e Carboni al posto di Coletti, Soddimo e Dettori (65′, 75′, 84′). Tante mischie e offensive dettate più dalla forza di inerzia che da schemi collaudati, il risultato non si sblocca. Clamorosa l’azione gol di Ganci che al 38′ conclude debole su Milan, quindi al 41′ Gessa spara alto davanti al portiere.

UNA MANO E UN FUORIGIOCO … ZERO PUNTI – Due episodi su tutti lasciano l’amaro in bocca in una gara che nonostante tutto era possibile sbloccare. Ci riferiamo al presunto tocco di mano reclamato al 40′ del primo tempo su corner del Pescara e  al 27′ della ripresa dove appare dubbio il gol annullato ad Olivi per fuori gioco millimetrico. In effetti rivedendo l’azione il capitano biancoazzurro è apparso sbucare dietro i difensori del Foggia.

Ricordando l’altra rete annullata a Zizzari in occasione dello scontro diretto con il Verona, la classifica alla luce di questi due episodi sarebbe stata ben diversa ovvero la seguente: Portogruaro e Pescara 55 Verona 54 e con i biancoazzurri che sarebbero stati in vantaggio sugli scaligeri. Ma a posteriori restano solo osservazioni, i punti zero.

DI FRANCESCO: “LOTTEREMO FINO ALLA FINE” – Delusione nel volto del tecnico biancoazzurro che non si rassegna al 3° posto ma lamenta per l’atteggiamento “ostruzionistico” dei padroni di casa con diverse interruzioni e perdite di tempo. Si è perso terreno ma è già ora di guardare alla sfida con il Potenza dove è in programma la “Giornata Biancazzurra”. Grave l’errore in occasione del gol che ha poi deciso il match e Ganci in giornata no, ha fallito diverse occasioni sotto porta.

Mi dispiace perchè stavamo bene e potevamo giocarcela in modo diverso. Peccato per il gol a freddo. Ora dobbiamo pensare solo a giocare a calcio, cercando di evitare gli errori commessi.

Onori ai padroni di casa che hanno lottato molto per conquistarsi i tre punti e soddisfazioni nel complesos per il gioco espresso. Sui gol annullati, in particolare quello di Olivi non commenta ma ha visto molto protestare i suoi giocatori.

TABELLINO:

FOGGIA (4-1-4-1): Milan; Carbone, Burzigotti, Di Dio, Micco; Agnelli; Desideri, Mancino (71´ Visone), Colomba (68´ Trezzi), Millesi; Ceccarelli (84´ Sgambato). A disp. Bindi, Velardi, Caraccio, Morini. All. Guido Ugolotti.

PESCARA DELFINO (4-2-3-1): Pinna; Zanon, Mengoni, Olivi, Petterini; Coletti (65´ Gessa), Tognozzi; Soddimo (75´ Bonanni), Ganci, Dettori (84´ Carboni); Zizzari. A disp. Prisco, Sembroni, Vitale, Zappacosta. All. Eusebio Di Francesco.

Ammoniti: Zizzari (P), Agnelli (F), Zanon (P), Dettori (P), Visone (F), Micco (F)

Espulsi: Agnelli (F) per doppia ammonizione

Arbitro: Ostinelli di Como

Note: Giornata primaverile e terreno di gioco in ottime condizioni. Presenti circa settecento supporter biancazzurri, assiepati in uno spicchio della curva Nord dello ‘Zaccheria’, dopo il nullaosta che ha concesso ai tifosi della Delfino di seguire la propria squadra nella fondamentale trasferta di Foggia

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