L’arcivescovo: “La scelta di un laico alla guida di una fondazione diocesana come la Paolo VI è in stretta continuità con altre nomine che ho effettuato negli ultimi tempi”
PESCARA – Nuovo statuto e nuovo presidente per la Fondazione Paolo VI, la realtà che gestisce otto tra centri di riabilitazione e case di riposo dislocati tra Pescara e provincia, Chieti città e provincia di L’Aquila. Le modifiche statutarie sono state necessarie per via degli adeguamenti richiesti dalla riforma nazionale del terzo settore, ma anche per volontà di monsignor Tommaso Valentinetti, presidente della Fondazione dal 2005 e anche direttore nel periodo 2018-2020, che ha inteso in questo modo scollegare la carica di presidente da quella di arcivescovo di Pescara-Penne. Per questo, lo stesso Valentinetti ha scelto come presidente del consiglio di amministrazione l’avvocato Peppino Polidori. L’ufficializzazione della nomina è stata effettuata questa mattina, venerdì 13 novembre, ai direttori dei vari centri, nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato sia monsignor Valentinetti, sia il neopresidente Polidori.
“La scelta di un laico alla guida di una fondazione diocesana come la Paolo VI – ha detto l’arcivescovo – è in stretta continuità con altre nomine che ho effettuato negli ultimi tempi, dettate dalla volontà di valorizzare sempre di più proprio il ruolo dei laici nella vita diocesana. All’avvocato Polidori lascio le redini di una realtà solida, che del resto lui già conosce bene, essendo già membro del consiglio di amministrazione. Potrà sempre contare sulla mia vicinanza, nella certezza che, come voluto dal fondatore e mio predecessore monsignor Antonio Iannucci, la Fondazione Paolo VI è chiamata ad essere non solo un luogo di eccellenza sanitaria ma anche un faro di fede, speranza e carità per tutta la società abruzzese”.
Queste le prime parole del neopresidente Polidori: “Ringrazio di cuore l’arcivescovo Tommaso Valentinetti per le parole di apprezzamento e di auspicio che formula per aver indicato la mia persona alla guida della Fondazione Papa Paolo VI. Una struttura così importante, ricca di storia, solidarietà, accoglienza, di impegno, talvolta di sacrificio per quanti vi lavorano. Il mio auspicio è quello di essere all’altezza come persona e come professionista di questo incarico così unico e di prestigio, che si fonda sulla forza dell’impegno e della carità verso il prossimo. Sono certo che al mio fianco ci sarà la guida sicura, virtuosa e affettuosa dell’arcivescovo Tommaso Valentinetti. Il mio compito non sarà facile ma con la saggezza di tutti e i sentimenti di impegno reciproco possiamo tutti realizzare non solo un buon lavoro, ma spero un grande corale lavoro. Ringrazio ancora l’arcivescovo, gli amministratori, i lavoratori e quanti operano nella Fondazione, per il loro fraterno benvenuto”.