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Pescara, Sospiri e Antonelli:“I soldi per la riqualificazione delle banchine portuali non ci sono”

da Redazione

Il consigliere regionale Sospiri e il consigliere comunale Antonelli si riferiscono ai 552 mila euro di  cui il Governatore D’Alfonso ha parlato domenica scorsa durante la  riunione sui  problemi del porto 

Conferenza stampa odierna Capigruppo Forza Italia Comune di Pescara Antonelli e Regione Abruzzo Sospiri su ‘Legge sismica e blocco dell’edilizia’PESCARA -I Capigruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, e al Comune di Pescara, Marcello Antonelli sono intervenuti di nuovo  sul tema dei  fondi per la riqualificazione delle banchine portuali dopo aver presentato l’estate scorsa  due interrogazioni, una in Consiglio regionale, oggi giunta in discussione, l’altra in Consiglio comunale.

Nella giornata dello scorso 2 agosto il Sindaco di Pescara, il Comandante della Direzione Marittima, il Presidente dell’Autorità di sistema Portuale del mare Adriatico Centrale e un componente della Segreteria del Presidente della Regione Abruzzo – hanno ricordato i Capigruppo Sospiri e Antonelli – hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, il progetto di riqualificazione delle banchine portuali di Pescara, finanziato per 552mila euro nell’ambito del PO FEAMP 2014/2020 misura 1.43, definendo anche un cronoprogramma degli interventi e quindi, ragionando come se il finanziamento fosse stato già formalmente concesso.

Già in quella data invece, l’unica comunicazione pervenuta in data 12 luglio 2017 ai soggetti presentatori dei progetti di cui alla misura 1.43, riguardava esclusivamente il completamento della valutazione di ricevibilità con espresso rinvio alla fase di ammissibilità. Dunque il progetto inviato era stato considerato ricevibile, ma non era ancora stato ammesso a finanziamento.

Ancora oggi tale valutazione risulterebbe non ancora definita e, comunque, mancherebbe la graduatoria ufficiale dei progetti ammessi al finanziamento, per questo la conferenza stampa del sindaco Alessandrini e della Regione Abruzzo ci aveva lasciati sconcertati, ritenendola assolutamente sconsiderata e fuori luogo: la politica degli annunci relativi agli interventi sul porto di Pescara è stata sin qui dannosissima per l’immagine della Città, poiché nessuna delle attività annunciate è stata realizzata nei tempi ipotizzati, basti pensare alla vicenda del Piano regolatore portuale o al taglio della diga foranea e alla realizzazione delle barriere soffolte, mille volte annunciati e mai realizzati.

Anche nel caso del progetto inerente le banchine portuali si corre il medesimo rischio, vista la mancanza di certezza dell’erogazione del finanziamento, a meno che ‘qualche ben informato’ non avesse già rilevanti anticipazioni dell’attività svolta dall’Autorità di Gestione del programma PO FEAMP. A questo punto delle due l’una: o il sindaco e il Governatore D’Alfonso possiedono informazioni segrete, che però devono necessariamente rendere pubbliche, o, colpiti dalla sindrome dell’annuncite acuta, hanno lanciato la stagione delle parole in libertà senza rendersi conto che, così facendo, stanno creando delle aspettative all’interno della marineria e della classe imprenditoriale, aspettative destinate a restare pericolosamente deluse.

A quel punto abbiamo presentato le nostre interrogazioni per chiedere al Presidente D’Alfonso se la Regione Abruzzo avesse fornito comunicazioni formali circa l’erogazione dei finanziamenti relativi nell’ambito del PO FEAMP 2017/2020 sul progetto presentato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale; o se la Regione Abruzzo e/o l’Autorità di Gestione del programma, avessero quantomeno garantito l’approvazione del progetto e il conseguente finanziamento.

Nel frattempo – hanno aggiunto Sospiri e Antonelli – domenica scorsa, in occasione della riunione urgente convocata sull’emergenza dragaggio del porto, il Governatore ha rilanciato la problematica, annunciando di aver ricevuto i famosi 552mila euro, dunque già nella disponibilità di cassa, per avviare la riqualificazione delle banchine portuali.

Oggi abbiamo scoperto che non è vero:

costretto a rispondere in aula all’interrogazione, l’assessore regionale Pepe ha clamorosamente smentito il Governatore, ha confessato che quei soldi non ci sono e che anzi l’iter è ancora in alto mare: attualmente è in corso la procedura di valutazione dell’ammissibilità del progetto al finanziamento.

Leggendo poi la relazione del proprio funzionario, l’assessore Pepe ha riepilogato i successivi passaggi, ovvero che completata la valutazione di ricevibilità e ammissibilità, comunque il Servizio dovrà svolgere la valutazione di merito di tutte le domande ammissibili a finanziamento assegnando dei punteggi di priorità, quindi si dovrà approvare la graduatoria che dovrà andare in pubblicazione.

Una volta completata tale procedura, il beneficiario del finanziamento dovrà comunque produrre tutte le autorizzazioni e licenze e la concessione materiale dei soldi avverrà solo trenta giorni dopo aver perfezionato tutta la parte documentale, e comunque sempre nel limite della disponibilità finanziaria, dunque nessuno può garantire che verranno erogati tutti i 552mila euro richiesti, né quando questo avverrà.

Tradotto: siamo di fronte all’ennesima ‘dalfonsata’ e non riusciamo a comprendere come il Governatore non provi imbarazzo nel garantire certezza alle proprie creazioni fantastiche. In caso contrario, ci aspettiamo le dimissioni dell’assessore Pepe entro ventiquattro ore”.

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