Le Associazioni dell’Artigianato e del Commercio scrivono a D’Alfonso: “Siamo all’oscuro di tutto, governatore faccia chiarezza in incontro pubblico”
PESCARA – “Ci troviamo a metà programmazione e, come parti sociali componenti della Commissione Tripartita, siamo ancora all’oscuro sui reali contenuti della programmazione operativa Por-Fesr e FSE Abruzzo 2014-2020 e sulle linee guida della programmazione operativa”.
A lanciare l’allarme sono le associazioni Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti regionali, che hanno inviato una lettera al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per richiamare l’attenzione “sullo stato di avanzamento dei programmi” vista la situazione “di scarsa conoscenza, sia sul livello di progettazione, che sulla gestione di entrambi i programmi”.
Le sei associazioni chiedono al governatore un “pronto interessamento al riguardo, affinché ci possa essere illustrato in un incontro pubblico ed in modo dettagliato per ogni singolo asse lo stato di tutta la programmazione comunitaria, in relazione alla dotazione iniziale, fondi impegnati e rischio disimpegno al 31 dicembre 2017”.
“Sulle politiche attive del lavoro – scrivono nella lettera Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – in più occasioni sono stati annunciati strumenti di sostegno alle imprese ed alle loro iniziative occupazionali, impegni per lo più disattesi o, nel migliore dei casi, non rispettosi delle tempistiche contenute negli avvisi stessi, procurando disagi alle stesse imprese. Tutto questo perché a noi sta a cuore l’impegno dei Fondi Comunitari e vogliamo assolutamente scongiurare qualsiasi rischio di disimpegno automatico. Preoccupazione alimentata dal fatto che sono stati pubblicati soltanto alcuni bandi episodici, in ambito Fse, di cui, per uno di essi, si è avuta la recente notizia di illegittimità a seguito di intervento giudiziario”.
Chiarimenti vengono chiesti anche sul fronte delle politiche per l’accesso al credito in ambito Por Fesr 2014/2020, perché “al di là delle dichiarazioni ottimistiche del vicepresidente Lolli, non si evincono ancora atti concreti che possano incidere significativamente sul miglioramento delle capacità di accesso al credito, soprattutto delle micro e piccole imprese che rappresentiamo, le quali da sempre hanno maggiori difficoltà nel rapporto con il sistema bancario”.
Non va dimenticato, secondo le associazioni, neppure “lo stato di difficoltà del settore della formazione professionale, poiché l’assenza di indirizzi di programmazione, unita alla scarsa produzione di nuove qualifiche professionali da inserire nel catalogo regionale, ha generato una situazione di vero e proprio stallo nel settore formativo”.
Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti Abruzzo auspicano infine di poter “conoscere gli outcome di risultato dei pochi progetti avviati, al fine di avere contezza delle effettive ricadute delle risorse comunitarie finora spese sul tessuto produttivo e sociale della Regione Abruzzo”.