L’AQUILA – “E’ successo ancora che le promesse del presidente D’Alfonso, rilanciate nei giorni scorsi dal consigliere Balducci, siano state smentite dai fatti: questa volta è il caso della Fondovalle Sangro, affrontato nel corso della seduta odierna della Commissione di Vigilanza, per il quale i tempi annunciati dai solerti rappresentanti della maggioranza non potranno essere rispettati”. E’ quanto dichiara il presidente della Commissione, Mauro Febbo al termine dei lavori che prevedevano l’argomento al primo punto dell’odg.
“Sono stati auditi l’ingegner Bucci e i responsabili dell’Anas – spiega Febbo – che nei loro interventi hanno ribadito come il progetto abbia subìto una serie di ritardi, in primis dovuti alla conformazione geomorfologica del territorio ma soprattutto a causa della richiesta da parte delle amministrazioni comunali locali di apportare una variante al progetto che prevede la costruzione di una galleria. Questo ha fatto lievitare anche i costi dell’opera che sono passati dai 112 milioni preventivati, iscritti nel Masterplan, agli oltre 190 milioni. Una differenza che l’Anas conta di poter garantire attraverso i fondi da reperire nel contratto di programma ma chiaramente ci sarà un sostanzioso slittamento delle scadenze preannunciate da D’Alfonso, e più volte smentite, e da Balducci che aveva parlato addirittura di giugno come termine ultimo per l’appalto e il progetto esecutivo. Se tutto andrà bene e non ci saranno ulteriori intoppi, il bando arriverà entro la fine del 2016/inizio 2017. Voglio esprimere il massimo apprezzamento per l’attenzione dei vertici tecnici dell’Anas nei confronti di un’opera importante e strategica sia per territori sia per l’economia regionale, che offrirà al Sangro un fondamentale sfogo verso il Tirreno”.
“Anche sul Mercato ortofrutticolo regionale gli annunci governativi sono stati smontati sonoramente. Il tema al centro di un altro punto previsto all’odg odierno ha consentito di analizzare lo stato dell’arte con i componenti dell’attuale Cda. Innanzitutto – sottolinea Febbo – il famoso mutuo purtroppo non è stato ancora rinegoziato ma è stata avanzata una proposta all’istituto bancario che non ha ancora avuto esito positivo. Intanto il cda sta proseguendo nel solco tracciato dal precedente governo regionale che prevede l’acquisizione dell’ulteriore 23% del capitale sociale del Mof (detenuto dal 77% dalla Regione stessa e per il restante da enti locali e istituti di credito), a costo zero così come era stato indicato dal precedente cda. Un’operazione che consentirà di non iscrivere più in bilancio un ammortamento pari a 700 mila euro che va incidere pesantemente sui conti del mercato ortofrutticolo che ha chiuso negli anni sempre in perdita, così come accadrà per il 2015; inoltre si eviterà il pagamento dell’Imu che supera i 250 mila euro.
Il nuovo cda – evidenzia il presidente della Commissione di Vigilanza – ha trovato, come il precedente, una situazione debitoria e amministrativa molto difficile e ha pensato di acquisire la gestione di alcuni servizi interni alla struttura che prima erano svolti dalla società Sma ma su questo punto c’è una chiara diversità di vedute. Infine – conclude Febbo – è stata riconfermata l’importanza strategica del Mercato ortofrutticolo regionale non solo per il settore agroalimentare ma per l’intera economia abruzzese”.
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