Riceviamo e pubblichiamo la nota di Domenico Pettinari (M5S)
PESCARA – “L’ultima telefonata l’ho ricevuta proprio 5 minuti fa. I residenti del civico 48 di Via Caduti per Servizio nel quartiere Fontanelle di Pescara questa notte non hanno chiuso un occhio.
L’ultima segnalazione mi arriva da una signora. Piange a telefono chiedendomi aiuto. Mi dice che non ce la fa più . Questa notte un condomino avrebbe spacciato droga fino alle 5,30 di mattina. Fin qui nulla di strano se non per il fatto che gli acquirenti, tossicodipendenti, a distanza di quarti d’ora, si sarebbero recati davanti al portone del civico 48 per suonare a tutti i condomini svegliandoli nel cuore della notte, chiedendo di aprire il portone. I cittadini onesti residenti nel palazzo in esame non hanno quindi chiuso un occhio fino alla mattina presto ed ora chiedono aiuto sfogandosi in un amaro pianto.
Intanto ieri un pluripregiudicato residente a poca distanza avrebbe minacciato alcuni cittadini diffidandoli a frequentare l’associazione che da anni, nel quartiere, si batte per il ripristino della legalità.
In questa landa deserta non servono più le passerelle delle Istituzioni non ultima quella del Sindaco di Pescara, qui servono interventi urgenti di repressione ancor prima che di prevenzione.
Non so più cosa fare. Se, per risolvere il problema, dovesse servire una mia maggiore esposizione, sappiano le Istituzioni che sono disposto anche a mettermi davanti ad uno di questi palazzi dove si consumano quotidianamente atti delittuosi e ad utilizzare il mio corpo come “scudo umano” a protezione della gente onesta.
Questo pianto di una periferia abbandonata a se stessa e che la politica non vuol vedere dovrebbe far riflettere quanti potrebbero fare e non fanno preferendo voltarsi dall’altra parte.
Intanto delle 30 occupazioni di Via Caduti per Servizio non si sa ancora nulla e quei pochi sfratti concordati dopo le mie innumerevoli pressioni nei confronti dei vertici dell’ATER non si vedono partire . Qui serve subito una unità mobile di polizia h24 perché quando, alcuni anni fa, ci misero la pattuglia fissa, non si muoveva più foglia.”
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