L’Italia è uno dei cinque Stati membri dell’UE che prevede di non riuscire a conseguire entro il 2020 il proprio obiettivo nazionale sulle fonti rinnovabili grazie alla produzione energetica interna, e che intende acquistare all’estero l’energia ‘verde’ supplementare necessaria per rispettare gli obblighi del ‘Pacchetto clima’ dell’Ue.
Ha dichiarato Marlene Holzner, portavoce del commissario Ue all’Energia Guenther Oettinger :
le previsioni degli Stati membri confermano che l’Ue riuscirà a raggiungere e, addirittura, superare, l’obiettivo del 2020, ovvero il raggiungimento del 20% di quota del consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili (nel 2005 si era all’8,5%).
Secondo le proiezioni della Commissione si dovrebbe infatti raggiungere il 20,3%. Oltre all’Italia, solo quattro altri Paesi (Belgio, Danimarca, Lussemburgo e Malta) dovranno ricorrere alle importazioni di energia pulita per conseguire i propri obiettivi nazionali, mentre 12 dei 27 Stati membri (comprese Francia e Gran Bretagna) prevedono sia sufficiente la propria produzione nazionale di rinnovabili, e 10 (tra cui Germania, Svezia e Spagna) riusciranno addirittura a superare il target.
L’Italia, secondo quanto il Governo stesso ha comunicato a Bruxelles, intende acquistare da paesi terzi energia rinnovabile e biocarburanti per circa 4 Mtep (tonnellate di equivalente petrolio) all’anno (calcolati al 2020) e in particolare fino a 1,1 Mtep di elettricità verde da Albania, Croazia, Montenegro, Svizzera e Tunisia. Nel rapporto italiano si prevede anche la crescita di queste importazioni in quattro tappe: 0,086 Mtep nel 2014, 0,860 nel 2016, 1,170 nel 2018 e 1,170 nel 2020.
Intanto la Commissione europea ha precisato che il nucleare continuerà a non essere considerato una fonte di energia rinnovabile.
Ha dichiarato la Holzner all’Agenzia Ansa:
quando parliamo di energie rinnovabili non parliamo mai di nucleare . La politica della Commissione non è cambiata e continua a considerare fonti rinnovabili soltanto quelle derivanti da sole, vento, biofuel e biomasse.La Commissione non ha competenze sul mix energetico, pertanto noi non interferiamo sulla scelta a favore o contro il nucleare Ciò che per noi è importante è che siano garantiti standard di sicurezza molto alti, perché questo è un aspetto che riguarda tutti i cittadini della UE.