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“Fòrte e gendìle” è il titolo dell’album di Lara Molino

da Redazione

Lara Molino - Forte e gentile

SAN SALVO (CH) – Lara Molino:  “Fòrte e gendìle” è il titolo di questo disco, un’opera inedita che ha visto la sua realizzazione dopo quasi due anni di lavoro, svolto con amore, gioia e passione.

“Fòrte e gendìle” è anche il titolo di una delle canzoni di questo album che parla di una donna, che, senza risparmiarsi mai, ha combattuto, sofferto, amato, sperato.

Faccio mie le parole di San Giovanni Paolo II che nella sua bellissima Lettera alle donne, scrive: “Siamo purtroppo eredi di una storia di enormi condizionamenti che, in tutti i tempi e in ogni latitudine, hanno reso difficile il cammino della donna, misconosciuta nella sua dignità, travisata nelle sue prerogative, non di rado emarginata e persino ridotta in servitù. Ciò le ha impedito di essere fino in fondo se stessa, e ha impoverito l’intera umanità di autentiche ricchezze spirituali”.

Dedico questo disco a tutte le donne del mondo, esortandole a credere sempre in se stesse; lo dedico, inoltre, alla mia meravigliosa Terra d’Abruzzo, agli abruzzesi emigrati all’Estero, ai nostalgici che ricordano con tenerezza i tempi passati, le nostre usanze e tradizioni e ai giovani che non le conoscono affatto.

Quasi tutti i testi delle canzoni sono poesie in vernacolo, scritte da mio padre. E’ stato strano ed entusiasmante, nello stesso tempo, ritrovarmi a musicare le sue parole e sentirle, come d’incanto, aderire al mio animo e alla mia persona. Questa avventura è iniziata grazie all’incontro e all’amicizia col Maestro Michele Gazich. Un giorno, dopo avermi ascoltato cantare, mi suggerì di comporre altre canzoni e diffondere con più determinazione il mio repertorio in dialetto abruzzese.

In questi tempi in cui tutto è globalizzato ho scelto quindi, la “localizzazione”, riscoprendo le radici, la storia e la cultura della mia gente. Ciò è necessario per orientarsi verso un universalismo capace di riflettere la confluenza di tutte le diversità, che in esso mantengano la loro originalità.

Spero e auguro a chi ascolterà le canzoni di questo disco, di riuscire ad amare, così come ho fatto io, tutti i personaggi e i luoghi narrati nelle canzoni, di provare gioia e un pizzico di nostalgia, di rivalutare la bella lingua abruzzese, di credere in questa Terra “Fòrte e gendìle” che ha ancora tanto da dare.”

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