ROMA – Niente da fare per la Pescara Basket, che cede in gara 2 della finale promozione in Serie B sul campo della Fortitudo Roma rendendo quindi necessaria la bella, che si disputerà domenica 27 Giugno in campo neutro a L’Aquila, per stabilire la vincitrice del campionato.
Gara a due facce per Capitanelli e compagni, capaci di volare fino al +10 a metà seconda frazione, per poi crollare nel terzo periodo ed alzare definitivamente bandiera bianca ad inizio ultimo quarto sotto i colpi di Caridà e compagni.
Equilibrio nei primi dieci minuti, chiusi sul 18-15 con Raupys assoluto protagonista tra le fila biancazzurre con 11 punti realizzati, mentre i padroni di casa perdono Sforza per un infortunio alla caviglia alla prima azione di gioco dopo appena 12 secondi dalla palla a due.
L’avvio di secondo quarto è totalmente favorevole alla formazione adriatica, che con i canestri di Pucci, Staselis, Fasciocco e Del Sole confeziona un parziale di 3-16 che permette di volare fino al +10 sul 21-31 al 15’ minuto. Improvvisamente, però, la squadra di coach Vanoncini si blocca completamente in fase offensiva, mentre Melchiorri, Radunic e Caridà scuotono la Fortitudo Roma, la quale piazza un contro break di 13-0 che ribalta completamente la situazione sul 34-31 al 19’ minuto, con le due squadre che rientrano negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul 37-34.
Inizio ripresa ancora di marca capitolina, con Bonessio e le triple di Caridà e Melchiorri che spingono i padroni di casa sul 47-34. I biancazzurri sono in palese difficoltà, soprattutto in fase offensiva, con attacchi confusionari che generano tantissime palle perse, oltre che appena sei punti realizzati in tutto il periodo, consentendo alla Fortitudo Roma di allungare fino al 54-38 al 29’ minuto, per poi chiudere sul 54-40 la terza frazione.
Cinque punti consecutivi di Caridà, migliore in campo di questa gara 2, aprono l’ultima frazione, spingendo la compagine capitolina sul 59-41 e chiudendo di fatto i giochi. Infatti Capitanelli e compagni proseguono nelle loro difficoltà offensive ed alzano bandiera bianca, con i padroni di casa che quindi possono gestire senza patemi l’ampio margine accumulato fino alla sirena finale, con il capitano biancazzurro che nei minuti conclusivi rimedia un colpo al polpaccio ed è costretto ad uscire dal campo zoppicando.
Si chiude sul 73-52, con la Fortitudo Roma che quindi pareggia meritatamente i conti, rimandando l’esito di questa finale alla bella, che si disputerà in campo neutro al Pala Angeli de L’Aquila domenica 27 Giugno alle ore 18.00.
TABELLINO
FORTITUDO ROMA-PESCARA BASKET 73-52 (18-15; 37-34; 54-40)
FORTITUDO: Sforza 0, Scianaro 3, Caridà 18, Casale 12, Martinelli n.e., Nafea 0, Trame n.e., Melchiorri 10, Czoska 3, Bonessio 9, Radunic 14, Converso 4. Coach: Menichincheri.
PESCARA: Najafi n.e., Staselis 9, Masciopinto 0, Pucci 5, Perella n.e., Capitanelli 3, Del Sole 10, Seye n.e., Fasciocco 11, Traorè 0, Raupys 14, Grosso 0. Coach: Vanoncini.
Arbitri: Pisetta di Roseto degli Abruzzi (TE) e Gai di Roma.
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