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Forza Italia sulla Classifica pubblicata dal Sole 24Ore

da Redazione

PESCARA – Riceviamo una nota del Gruppo Consiliare Forza Italia-Comune di Pescara e  del capogruppo Fi Regione Abruzzo Sospiri relativa alla  classifica dell’indice di gradimento dei sindaci italiani svolta da Ipr Marketing e pubblicata su Sole 24Ore questa mattina.

Neanche dieci mesi di governo alla guida di Pescara e il sindaco Alessandrini ha già ricevuto la clamorosa bocciatura da parte dei suoi elettori: il 7,3 per cento degli aventi diritto al voto non gli darebbe di nuovo la propria preferenza, facendolo precipitare nella classifica dei consensi ottenuti nel giugno 2014. Segno che la città si sta finalmente accorgendo dell’inadeguatezza politico-amministrativa di colui che ha voluto fare il sindaco, ma che oggi non sa che pesci prendere: tasse comunali al massimo, impianti sportivi e strutture museali a costi esorbitanti per i comuni mortali, il porto canale prossimo alla paralisi, i cimiteri che a giorni chiuderanno sono solo alcuni dei frutti prodotti dal sindaco e dalla sua maggioranza, che dopo nemmeno un anno dall’elezione dovrebbero oggi prendere atto del proprio flop”.

“Il risultato – hanno sottolineato – è lo specchio dei danni prodotti fin qui da un’amministrazione che non ha evidentemente gli strumenti per governare una città tanto complessa e bella quanto Pescara, una città che in dieci mesi è sprofondata nel caos, nei rifiuti e nel disordine pubblico. Le promesse di un anno fa si sono liquefatte come neve al sole, lasciando il ‘re nudo’. E questa volta neanche il suo pigmalione, Luciano D’Alfonso, può salvarlo dal giudizio negativo del territorio. Partiamo dal dato numerico: in dieci mesi di amministrazione il sindaco Alessandrini ha perso 7,3 per cento di punti nell’indice di gradimento dei suoi elettori. Continuando di questo passo, e non potrebbe essere altrimenti, tra 5 anni al povero Alessandrini resterà appena il 22 per cento di consensi, ossia uscirà direttamente dalla classifica del Sole24Ore. Non occorrono neanche troppe domande per tradurre il dato odierno: la verità è che dopo dieci mesi i pescaresi si stanno rendendo conto dell’enorme sbaglio commesso a giugno 2014; ormai il paragone tra l’attivismo della passata amministrazione, guidata dal sindaco Albore Mascia, e l’immobilismo totale dell’attuale governo comunale di Alessandrini è quantomeno imbarazzante. In dieci mesi il sindaco Alessandrini ha solo saputo bloccare ogni genere di opera pubblica in corso ricevuta in eredità, tanto che ormai i cittadini non lo invitano più nemmeno alle inaugurazioni pubbliche che si organizzano da soli invitando i precedenti amministratori; ha alzato al massimo le tasse condannando i pescaresi a pagare le aliquote più alte di Imu, Tari e Tasi per i prossimi dieci anni, un salasso infinito; ha attuato la stangata anche per gli impianti sportivi, danneggiando le famiglie; è completamente assente sui temi ‘caldi, come quello del porto canale che ormai, senza un dragaggio e senza il Piano regolatore portuale, chiuderà a giorni; ora la nuova doccia gelata dei cimiteri, per i quali per un anno il sindaco Alessandrini ha bloccato, inspiegabilmente, la nuova gara d’appalto, e ora pure i due camposanti rischiano la chiusura; e in serbo per la città ha ancora la famosa tassa sul turismo che di fatto è rimasta appesa a un filo e ancora non ne conosciamo la sorte definitiva. Davvero uno splendido esordio per il sindaco del ‘rinnovamento’, che forse, preso atto del proprio fallimento politico e del giudizio spietato, ma onesto, dei cittadini, dovrebbe decidere di appendere le scarpette al chiodo e passare la guida della città al centro-destra, permettendo al capoluogo adriatico di riprendere il cammino di sviluppo purtroppo interrotto”.

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