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Foschi interviene sulla vicenda ‘Casa dello Studente’ in via Croce

da Redazione

PESCARA – Il  vicecapogruppo del Pdl in Consiglio comunale Armando Foschi, presidente della Commissione Lavori pubblici, intervenendo sulla vicenda della ‘Casa dello Studente’, un cantiere  bloccato da anni in via Benedetto Croce, ha spiegato che l’ amministrazione comunale di Pescara non ha alcuna competenza nei lavori di realizzazione di tale opera , né è parte coinvolta nel contenzioso che vede protagonista l’Ater e la ditta che si era aggiudicata l’appalto, un contenzioso che purtroppo ci costringe a subire la presenza di uno scheletro di cemento, oggi in pieno degrado, situato nel cuore di Porta Nuova, a due passi dal centro. Raccogliendo l’appello del territorio, l’Amministrazione comunale cercherà un nuovo contatto con l’Ater per verificare a che punto si trovi la vicenda, sollecitando l’azienda a giungere a una soluzione valutando da un lato la possibile conclusione del cantiere, per dotare il territorio di una struttura comunque indispensabile, e dall’altro eliminando quello spettacolo indecoroso.

Ha ribadito Foschi:

il  ‘caso’ relativo alla realizzazione del fabbricato non è mai rientrato tra le competenze del Comune, trattandosi di un appalto portato avanti dall’Ater con fondi della Regione Abruzzo, una vicenda finita in un contenzioso estremamente difficile che ha determinato il blocco dal cantiere ormai da anni. Comprendiamo e condividiamo il disagio espresso dai commercianti e dai residenti della zona, costretti a convivere in estate e inverno, a ferragosto e a Natale, con lo spettacolo di degrado rappresentato da un cantiere simile a un fabbricato bombardato, con i suoi vani spesso abitati anche da clochard che vi cercano un rifugio notturno creando una situazione anche di pericolo. Per ora l’amministrazione comunale sta cercando di tamponare quanto più possibile l’emergenza igienico-sanitaria effettuando ogni due o tre mesi la derattizzazione del sito, come dimostrano le varie cassette-trappola posizionate dalla Attiva all’interno e tutt’attorno al cantiere, derattizzazione che dunque non risale a un anno fa. Ma è evidente che in una situazione di tale degrado, anche la derattizzazione e disinfestazione costante diventano due gocce in un oceano di cui la popolazione stenta anche ad accorgersi. Ovviamente ci faremo portavoce interessati alla vicenda e assumeremo contatti con l’Ater per capire quale sia lo stato del contenzioso e sollecitare l’assunzione di provvedimenti finalizzati all’eliminazione di quella situazione di disagio, anche attraverso l’interessamento della stessa Commissione Lavori pubblici. E assunte le notizie necessarie sarà nostra premura convocare residenti e commercianti della zona per riferire loro le decisioni assunte.

 

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