Foschi replica a Pignoli sul Cementificio

Condividi

PESCARA – Il  capogruppo del Pdl Armando Foschi replicando al consigliere Pignoli  ha precisato che l’amministrazione comunale  di Pescara non ha fatto alcuna marcia indietro sulla delocalizzazione del cementificio di Pescara, una delocalizzazione  già chiesta nel 2006 con una mozione del centro-destra in Consiglio comunale. Il Governo cittadino ha avuto la possibilità di pronunciarsi concretamente, con un atto amministrativo, in merito al rinnovo delle autorizzazioni per l’esercizio dello stabilimento industriale giunte a scadenza e dinanzi  all’istanza della Sacci, ha scelto di dare il proprio diniego, sulla base di motivazioni chiare e inequivocabili.

Ha detto Foschi:

come sempre interventi a gamba tesa su vicende tanto delicate rischiano solo di generare confusione : nella riunione del 2010, sollecitata dal consigliere Pignoli, i quesiti posti ai responsabili sanitari circa l’attività del Cementificio a Pescara erano ben diversi. Il consigliere chiedeva di sapere se l’impianto fosse a norma e se generava inquinanti.

L’Arta, deputata a effettuare i controlli ambientali, si è limitata a dire la verità, ossia che il cementificio rispettava i parametri di legge circa le emissioni nell’ambiente e che aveva tutte le autorizzazioni per operare, poche parole che indicano come anche l’amministrazione comunale al governo avesse le mani legate per intraprendere qualunque azione circa l’auspicata delocalizzazione dell’impianto dal nostro territorio, se non aprire un Tavolo di confronto con l’Azienda per giungere a una soluzione condivisa. Oggi, dopo due anni, la situazione è ulteriormente cambiata: come ha spiegato stamane il sindaco Albore Mascia, il Comune ha ricevuto l’istanza da parte della Sacci Spa, oggi proprietaria dell’impianto, per il rinnovo e la modifica dell’Autorizzazione Integrale Ambientale all’esercizio dello stabilimento per ‘le attività di recupero R5 ed R13 di ulteriori rifiuti non pericolosi, per l’utilizzo di nuove materie prime e per integrare nuovi codici Cer relativi a rifiuti pericolosi’, autorizzazione oggi scaduta. E, avendo la possibilità di pronunciarsi, la giunta Albore Mascia ha scelto di esprimere parere ‘non favorevole’ ufficializzando la propria richiesta di delocalizzazione del Cementificio già prevista nel programma di Governo. In altre parole oggi abbiamo la possibilità di influire nel merito della vicenda, possibilità che sino a oggi non avevamo. Oggi non si tratta tanto di lanciare allarmi circa la salubrità o meno di quello stabilimento, oggi si tratta di agire, politicamente e amministrativamente, per lo spostamento di quell’azienda in quanto riteniamo che non sia più opportuna e compatibile la permanenza di un’industria nel cuore della città. Ma questo il consigliere Pignoli non lo ha capito e continua a fare una demagogia fuori luogo, dimenticando però, opportunamente, che la sua lista civica era parte della maggioranza di centro-sinistra che nel 2007, anziché agire per la delocalizzazione del cementificio, come oggi sta facendo il centro-destra, aprì un dialogo con l’azienda per ottenere un ottimo contributo dall’azienda stessa, all’epoca di proprietà della francese LaFarge, per la costruzione del calice di Toyo Ito in piazza Salotto, in cambio della permanenza dello stabilimento a Pescara per i successivi 10 anni.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter