PESCARA – Il capogruppo del Pdl Armando Foschi, Presidente della Commissione Lavori pubblici, ieri replicando alla conferenza stampa del Pd sul Piano delle opere pubbliche, ha detto che la Stele dannunziana verrà recuperata e l’opera rientra tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale. Restano però due ostacoli da superare: innanzitutto occorrono nuovi carotaggi sul cemento armato, visto che gli ultimi esami disponibili risalgono al 2007-2008 e non danno la reale cognizione dello stato attuale della struttura e dei lavori eventualmente necessari. Inoltre si dovrebbero coinvolgere le Associazioni ambientaliste perché attualmente la Stele è diventata la ‘casa’ di un nido di pipistrelli, specie protetta, che nessuna impresa incaricata di eseguire i lavori di riconsolidamento, potrebbe oggi rimuovere. Entrambe le operazioni sono in realtà già partite al fine di giungere rapidamente all’obiettivo.
Ha detto Foschi:
non comprendo tutto il rumore sollevato dal Pd in merito alla Stele dannunziana. Appena due settimane fa io stesso ho condotto la Commissione, alla presenza anche dei tecnici, in sopralluogo presso la struttura, attualmente recintata, per verificarne le condizioni e la possibilità di effettuare i lavori di consolidamento. Innanzitutto è emerso che, fortunatamente, dalla Stele, di recente, non sono caduti altri pezzi di cemento, tuttavia i lavori vanno eseguiti, e a tal fine abbiamo chiesto ai tecnici di effettuare, con tempestività, nuovi carotaggi per accertare le condizioni del cemento a distanza dall’ultimo esame, risalente ad almeno cinque anni fa, anche per riquantificare l’entità delle risorse necessarie per affrontare un investimento comunque necessario. Tuttavia, prima di procedere con l’affidamento delle opere stesse, dovremo superare un altro ostacolo: come hanno riferito gli operatori del posto, attualmente un ampio tratto della Stele, all’interno, è inaccessibile a chiunque, neanche i vigili del fuoco sarebbero riusciti a salire, a causa della presenza di una quantità consistente di guano di piccione, che dunque renderebbe anche insalubre e irrespirabile l’aria all’interno della struttura, e soprattutto per la presenza di un nido di pipistrelli che avrebbero trasformato la Stele nella propria ‘casa’. E’ dunque evidente che prima di procedere in qualunque maniera, sarà necessario coinvolgere comunque le Associazioni ambientaliste per valutare la presenza e l’entità dell’insediamento, e le possibilità ed eventuali modalità di spostamento dei volatili protetti, estremamente frequenti nell’area della pineta dannunziana. Anche in tal senso ci siamo già attivati al fine di non arrecare danni all’ambiente, pur nella consapevolezza di voler restituire la Stele alla città e di disporre dei relativi fondi.