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Foschi replica al Pd su ponte del mare e si toglie qualche sassolino…

da Redazione

PESCARA – Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi ha  replicato ieri all’intervento  del consigliere Del Vecchio del Pd  dicendo che  il ponte del mare viene pulito ogni giorno dai mezzi e dagli operai della Attiva, anche se è difficile contrastare l’inciviltà di chi, facendo quattro passi sull’asse pedonale, non si fa scrupolo di gettare cartacce o altro pattume. Inoltre Foschi ha precisato che  Madonnina non è ‘ingabbiata da una recinzione metallica’ ma è semplicemente un’area di cantiere visto che sono stati avviati i lavori di recupero di una struttura trovata in uno stato di completo degrado e abbandono. Il capogruppo del Pdl ha  sottolineato anche che  la pavimentazione di piazza Primo Maggio  non è fissata a terra mentre quella realizzata dinanzi alla Madonnina è cementata sulla spiaggia libera.

Ha commentato Foschi:

  la solita demagogia fa fare più di una gaffe al consigliere Del Vecchio: partiamo dalla pulizia del ponte che addirittura, in maniera piuttosto ardita, egli definisce ‘elemento identitario’ della città. Elementi identitari sono in realtà gli elementi ‘storici’ di un territorio, come la fontana del Maestro Cascella, La Nave, opera di un artista, o l’Aurum, scelta come immagine-simbolo anche dalla Figc per la partita della Nazionale, o lo stesso Palazzo comunale, non certo un ponte pedonale. E comunque: come rintracciabile dai report della Attiva, l’intera area della Madonnina e lo stesso ponte del mare vengono puliti quotidianamente e non occasionalmente. Ponte pulito ieri, quindi, e ponte pulito oggi, e ogni giorno vengono raccolti sacchi interi di rifiuti lasciati dagli incivili, nonostante le multe che a campione pure effettua il nucleo ambiente della Polizia municipale. Poi la fontana della Madonnina: la struttura non è ingabbiata per la passata emergenza neve, ma perché la nostra amministrazione ha avviato da giorni i lavori di riqualificazione della stessa fontana, a partire dal rifacimento degli impianti idrici e dei bocchettoni distrutti dall’incuria che la vasca ha vissuto dal 2003 al 2009, bastava alzare lo sguardo per leggere il cartellone di cantiere regolarmente installato”. Poi l’antenna, “stamane i nostri tecnici hanno subito effettuato una verifica e in effetti hanno trovato un piccolo impianto che, supponiamo, sia stato installato nel periodo delle dirette televisive condotte sulla piazza della Madonnina, sino a fine febbraio, da alcune emittenti nazionali nel periodo delle ricerche del giovane Roberto Straccia e poi dopo il ritrovamento del corpo. Ovviamente nel giro di poche ore provvederemo a rimuovere l’antenna. Discorso a parte meritano invece le due pavimentazioni esistenti sulle due spiagge libere di Pescara, quella antistante la Madonnina e quella dello Stadio del Mare, dinanzi a piazza Primo Maggio. Fa bene il consigliere Del Vecchio a fare dei distinguo, ma sbaglia i termini di paragone: la pavimentazione di piazza Primo Maggio, nuova e in perfetto stato, è mobile, ovvero non è fissata a terra, ma è solo poggiata sulla sabbia, proprio perché i Piani demaniali comunale e regionale permettono solo la realizzazione di strutture amovibili, provvisorie e leggere, che nello specifico non andavano rimosse in quanto l’area è destinata a ospitare lo Stadio del Mare. Merita attenzione, invece, la pavimentazione impropriamente realizzata dinanzi alla Madonnina e che viene anche giustificata dal consigliere Del Vecchio, lo stesso autore degli esposti dello Stadio del Mare: la pavimentazione realizzata sulla sabbia della Madonnina è cementata a terra, è fissa e non è amovibile, contravvenendo, a differenza di quanto sostiene Del Vecchio, a qualunque norma e regola del Piano demaniale. E a questo punto ha fatto bene il consigliere a sollevare il ‘caso’: nei prossimi giorni acquisiremo in Commissione tutte le carte con le quali è stata autorizzata la realizzazione di quella pavimentazione in cemento su una spiaggia libera e verificheremo progetti, situazioni, eventuali autorizzazioni anche da parte del Demanio e della Sovrintendenza, approfondendo quelle verità assolute e soggettive propinate dal consigliere Del Vecchio.

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