PESCARA – Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, commentando la conferenza stampa di ieri del PD sui dati della qualità dell’aria a Pescara, ha rinviato al mittente le accuse sulla inattività dell’Amministrazione comunale nei confronti del problema dell’inquinamento atmosferico in città. Secondo Foschi il PD , dopo aver trascorso sei anni al governo di Pescara senza adottare alcuna iniziativa realmente utile a ridurre l’inquinamento atmosferico in città, ha scoperto che a Pescara esiste un problema inerente i livelli elevati del Pm10. Un problema che però esisteva già dal 2003 al 2009 e che il PD ha vanamente tentato di risolvere con qualche ‘domenica ecologica’ limitata alla chiusura, sempre di domenica mattina, di via Roma, via Trento e corso Umberto, ossia quelle che già erano ‘isole pedonali’, quelle stesse domeniche ecologiche, peraltro, che oggi lo stesso PD boccia.
Ha proseguito Foschi:
una litania trita e ritrita quella del PD che oggi ha riciclato in conferenza stampa l’intervento già svolto in aula consiliare nel corso dell’ultima seduta , un PD privo di capacità propositiva, come del resto ha dimostrato nei sei anni trascorsi al governo della città. Per risolvere il problema delle polveri a Pescara è vero che non sono sufficienti le chiusure al traffico domenicali: non bastavano nei sei anni di governo del centro-sinistra e sicuramente non bastano oggi. Ma indubbiamente quelle chiusure sono utili per avviare una rivoluzione culturale e promuovere una mobilità realmente sostenibile, incentivando l’uso delle bici e dei mezzi pubblici.
Ma per abbassare i livelli delle polveri servono soprattutto interventi infrastrutturali, come nuovi assi stradali a più corsie per garantire una mobilità più snella, o la filovia, vera alternativa al traffico privato proveniente da nord o diretto verso Montesilvano, un’opera progettata dal centro-destra a fine anni ’90 e che, dopo sei anni di completa inadempienza da parte del centro-sinistra, lo stesso centro-destra, tornato al governo della città ha ripreso e finalmente avviato cercando di recuperare il ritardo di chi ci ha preceduto. Servono nuovi ponti ciclocarrabili tutt’attorno alla cinta urbana, e servono isole pedonali, quelle che coraggiosamente il centro-destra sta realizzando.
Nel frattempo ogni iniziativa va considerata utile e fondamentale per favorire la riduzione delle polveri nell’aria, una riduzione che paradossalmente si sta finalmente verificando come hanno dimostrato i dati raccolti e diffusi dall’Arta attraverso le centraline affidate in gestione alla stessa Arta: prendendo in considerazione solo gli ultimi cinque giorni, ieri la qualità dell’aria in via Sacco e viale Bovio è stata classificata ‘accettabile’ con i livelli del Pm10 fermo rispettivamente a 28 e 25, 20 in piazza Grue, ben al di sotto il limite di tolleranza di 50; il 21 marzo aria ‘accettabile’ nelle tre stazioni, con livelli rispettivamente pari a 26, 26 e 20, aria classificata come ‘buona’ al Teatro D’Annunzio; il 20 marzo aria ‘accettabile’ con livelli delle polveri pari a 21 in via Sacco, 26 in viale Bovio e 19 in piazza Grue; il 19 marzo aria ‘accettabile’ con il Pm10 fermo rispettivamente a 25, 28 e 24; il 18 marzo aria sempre ‘accettabile’ con il Pm10 che ha fatto registrare i valori di 28, 28 e 26. La situazione va evidentemente migliorando, merito anche delle operazioni di lavaggio notturno delle strade giunte alla terza settimana, un miglioramento che il Pd ha dimenticato oggi di confessare, trasformando la propria conferenza stampa in un boomerang,
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