PESCARA – Il vicecapogruppo del Pdl Armando Foschi, Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, in replica alle accuse lanciate dal consigliere Pd Enzo Del Vecchio, ha detto che verrà fatta piena luce, in ogni sede, circa le spese sostenute dall’amministrazione comunale di Pescara sugli incarichi esterni affidati per la redazione di eventuali progetti sia quelli degli ultimi due anni e mezzo dall’attuale amministrazione, sia quelli affidati tra il 2003 e il 2009, dalla precedente amministrazione di centro-sinistra nel settore dei Lavori pubblici e nel settore dell’Ufficio legale.
Ha detto Foschi:
il populismo e lo scandalo a tutti i costi, specie quando non c’è, non hanno mai pagato, ma evidentemente il consigliere Del Vecchio non lo sa . Innanzitutto alcune puntualizzazioni: la nostra amministrazione comunale ha ridotto al minimo negli ultimi due anni e mezzo il numero degli incarichi di progettazione affidati all’esterno della macchina amministrativa, a fronte di un organico che, seppur estremamente preparato dal punto di vista professionale, è comunque esiguo dinanzi alle esigenze di una città come Pescara. Consideriamo che il settore Mobilità oggi conta su due soli responsabili, l’architetto Emilia Michetti e il geometra Mimmo Lucci, arrivato nel settore da tre o quattro mesi; il settore Decoro urbano ha solo due responsabili, ossia l’architetto Piergiorgio D’Angelo e l’ingegnere Massimo Di Cintio; il settore Grandi Infrastrutture ha solo tre unità operative, ovvero l’ingegnere Giuliano Rossi, l’architetto Cinzia Travaglini e il geometra Jairo Ricordi. Sette unità, spezzettate in tre settori strategici dei Lavori pubblici, che da soli dovrebbero far fronte a centinaia di progettazioni, con il coordinamento del Dirigente Fabrizio Trisi. Impossibile fare nuove assunzioni per via della legge Brunetta che ha imposto un blocco sul personale per tutti gli Enti pubblici, diventa a questo punto inevitabile il ricorso all’esterno, che comunque abbiamo ridotto al minimo, a fronte delle centinaia di consulenze esterne affidate in precedenza dal centro-sinistra, con l’assunzione anche di 4 o 5 assistenti al Rup per ogni piccola progettazione, com’è accaduto nel caso della riqualificazione dell’ex mercato coperto di via Rio Sparto. Ma non solo: per tutte le progettazioni superiori ai 40mila euro è la legge che ci impone l’affidamento all’esterno, con la gara tra cinque professionisti. Per gli incarichi al di sotto dei 40mila euro, che comunque da soli i nostri operatori non riuscirebbero mai a fronteggiare visto l’elevato numero, si è attuato un altro dispositivo per ridurre la spesa, ovvero il Responsabile unico del procedimento è sempre un nostro dipendente, che poi si avvale di un assistente al Rup esterno, riducendo in questo modo l’esborso a una minima percentuale. Assurdo poi il dibattito aperto dal consigliere Del Vecchio sull’incarico affidato a una professionista come l’architetto Concetta Di Cicco, per la redazione della Vas al Piano regolatore portuale: la Di Cicco sta seguendo il fascicolo da due anni e mezzo, e la Vas non è mai stata redatta prima, dunque non esisteva tra le carte lasciate dal pool di professionisti esterni che ha redatto il Piano stesso, carte che evidentemente Del Vecchio non ha neanche sfogliato. A questo punto però si impone chiarezza: nei prossimi giorni snoccioleremo e renderemo puntualmente pubblici tutti gli incarichi esterni affidati dalla nostra amministrazione, ma anche quelli della precedente amministrazione comunale di centro-sinistra, incarichi risalenti al periodo compreso tra il 2003 e il giugno 2009 e che riguardano il settore Lavori pubblici e il settore dell’Ufficio legale. Rendere pubblici quei dati sarà utile per un confronto sulle diverse metodologie di lavoro seguite e sui criteri adottati per la scelta dei validi professionisti, nonché sulle spese sostenute e che finora, stranamente, non hanno mai interessato alcuno, testate giornalistiche e consigliere Del Vecchio compresi, e renderemo pubblici anche i nomi dei professionisti e, se emergeranno, anche gli eventuali legami di parentela di tali professionisti con eventuali esponenti politici della nostra stessa amministrazione.