Il Presidente Commissione Lavori Pubblici Foschi ieri è intervenuto di nuovo sull’argomento replicando all’ intervento del Presidente del Comitato cittadino sull’ex Caserma di Cocco
PESCARA – Il Presidente della Commissione Lavori Pubblici Armando Foschi ha ribadito ieri che l’amministrazione comunale di Pescara respinge con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione politica sulla vicenda del Parco dell’ex Caserma di Cocco. All’interno della struttura non verrà costruito un ‘impianto sportivo’, ma un campetto da gioco e soprattutto l’atto di indirizzo approvato dalla giunta riguarda l’emanazione di un bando non per la gestione e lo ‘sfruttamento’ economico del campetto, ma piuttosto per la gestione e la manutenzione ordinaria del Parco di Cocco, così come del Parco dell’Accoglienza, tra via Po e via Pietro Nenni, così come del resto già accade da anni per il Parco Villa de Riseis e per il Parco Villa Sabucchi.Le polemiche sollevate nuovamente dal Presidente del Comitato cittadino ” sono ormai ripetitive, strumentali e infondate” e per questo Foschi replica, respinge le accuse e contrattacca sollecitando le dimissioni del presidente stesso:
le dimissioni del Presidente del Comitato cittadino sorto sull’ex Caserma di Cocco sono ritenute necessarie e opportune per il doppio incarico rivestito dal Presidente stesso, che è anche il Presidente del Circolo Pd di Porta Nuova. Un doppio incarico che inevitabilmente oggi fa pensare a una strumentalizzazione del Comitato stesso e dei 5mila cittadini che si sarebbero iscritti allo stesso. Siamo certi che, tra quei 5mila cittadini, ci sarà qualcun altro in grado di assumere la guida e la rappresentanza del Comitato stesso. Respingiamo poi le accuse dello stesso Presidente che continua a giocare con le parole, scambiando ancora un campetto da gioco per impianto sportivo, un campetto che, a detta del Presidente, sarebbe ‘fortemente impattante’ sull’ambiente, ma evitando di comunicare alla città che il progetto redatto dal Comune ha ricevuto anche il nulla osta della Sovrintendenza ai Beni Ambientali, un nulla osta non necessario, non previsto, ma comunque chiesto per avere massime garanzie sulla bontà della scelta tecnico-progettuale operata.
Continuiamo a non comprendere l’acredine del Presidente del Comitato nei confronti di un’amministrazione comunale che, come sempre, sta operando nel segno della massima trasparenza sul progetto del campetto da gioco nell’ex Caserma di Cocco, un’acredine che evidentemente può derivare solo da una pregiudiziale posizione politica del Presidente stesso, Presidente del Circolo Pd di Porta Nuova. Da un lato accusa infatti l’amministrazione comunale di ‘iperattivismo’ solo per aver addirittura affisso il cartello dei lavori previsti presso l’ex Caserma di Cocco, dall’altro annuncia di voler aprire a ottobre la ‘vertenza Pescara’ sul presunto immobilismo dello stesso Governo cittadino nella manutenzione del territorio. Tra l’altro il ‘caso’ della vertenza Pescara non è neanche una ‘notizia’ nuova, visto che da giorni proprio il Gruppo del Pd sta facendo rimbalzare tale iniziativa da un sito all’altro del social network Facebook, anche in questo caso evidentemente una strana coincidenza tra l’operato del Pd e quello del Comitato cittadino di lotta sull’ex Caserma di Cocco. E intanto , mentre lancia accuse, il Presidente del Comitato ha accuratamente evitato di rispondere ad alcuni quesiti proposti, primo fra tutti dare una spiegazione dell’eccessivo interesse esclusivo per il futuro della Caserma di Cocco, ma non per tutti gli altri parchi cittadini, dove è in vigore lo stesso identico sistema gestionale che intendiamo applicare all’ex Di Cocco, senza però far sollevare presunte proteste popolari o far gridare allo scandalo. Tale silenzio sulla vicenda impone al governo cittadino di cercare chiarezza sulla vicenda, come faremo a partire dai prossimi giorni. Infine ha ragione il Presidente del Comitato quando dice che spetta alla nostra maggioranza governare, e infatti lo stiamo facendo, effettuando anche scelte politiche importanti, sulle quali invitiamo la città a confrontarsi direttamente con l’amministrazione comunale, evitando il filtro dei partiti politici.