Categorie: AttualitàPescara

Foschi su Piano opere pubbliche e Pd

Condividi

PESCARA – Il  Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi ha replicato ieri   alle affermazioni  del consigliere Pd Di Pietrantonio sull’approvazione da parte della giunta del Piano Triennale delle Opere pubbliche, difendendo l’operato dell’attuale maggioranza di centro-destra,che nel  2011 ha  aperto 42 cantieri per un investimento pari a 32milioni 102mila euro e per il 2012 è pronta a rilanciare con un programma di opere pubbliche ancora più ambizioso .

Ha detto Foschi:

non appena rientreremo dalla pausa delle vacanze di Natale inizieremo in Commissione l’esame del Piano che è un elenco di opere concrete, fattibili, ma soprattutto utili per la città. Opere di sostanza e non di apparenza che sicuramente saranno state uno schiaffo alla politica inconcludente di un Pd che oggi ha paura di una coalizione di governo che in due anni e mezzo ha saputo invertire la rotta di una città ridotta in ginocchio, rilanciando quel cammino di ripresa di un territorio che nel 2009 era completamente paralizzato.

Forse il consigliere Di Pietrantonio dovrebbe iniziare a scostare i paraocchi e cominciare a rendersi conto delle innumerevoli opere realizzate solo nell’ultimo anno dalla nostra amministrazione comunale, come la riqualificazione di Largo Baiocchi, attesa da 65 anni; il rifacimento di via Volta e via Tiburtina, due zone della nostra periferia abbandonate al degrado nonostante le belle parole che per sei anni il buon Di Pietrantonio ha continuato a spendere, senza riuscire a concretizzare alcunché, nonostante fosse esponente della giunta comunale. E poi la riqualificazione dei quartieri di Villamagna e Fontanelle, di via Carducci, in pieno centro, la pedonalizzazione dell’asse via Firenze-via Cesare Battisti, che, a cantiere appena iniziato, si è già trasformato nel nuovo ‘salotto’ di Pescara; l’apertura del nuovo asse viario via Caravaggio-via Ferrari, nato nel Piano della Mobilità del 2000; l’avvio della riqualificazione di riviera nord, litorale sud e mercato di piazza Muzii, che partiranno non appena si concluderanno le feste di Natale, per non parlare del rifacimento della rete fognaria in via del Circuito, opera non contemplata nei 32milioni di euro di investimenti. Parliamo di opere non ‘autocelebrative’ come il ‘bicchierone’ di piazza Salotto o un ponte pedonale sul fiume che nessun beneficio ha portato alla viabilità cittadina. Parliamo piuttosto  di opere solide, utili, belle e resistenti nel tempo, opere non destinate a infrangersi contro il muro dell’autoesaltazione dopo 64 giorni. E tale capacità di programmazione ci ha permesso di rilanciare un programma ancor più ambizioso, prevedendo investimenti, e non annunci, per 196milioni di euro, di cui 131milioni derivanti dall’apporto di capitale privato. Come ha sottolineato il sindaco Albore Mascia, nel corso del 2012 consolideremo il programma di opere tese a ripristinare le condizioni di sicurezza su tutta la città, ma sarà anche l’anno dei parcheggi e della sistemazione delle aree di risulta. Suscita un sorriso sentire il consigliere Di Pietrantonio criticare l’attuale maggioranza di centro-destra per la mancata realizzazione delle opere di riqualificazione dei 13 ettari delle aree di risulta o dei parcheggi stessi: in tutta franchezza, abbiamo difficoltà ad accettare lezioni di ‘buona prassi amministrativa’ da chi nel passato governo di centro-sinistra aveva predisposto la cessione di tutti i posti auto a pagamento del centro cittadino a un privato con l’istituzione di un pedaggio per entrare nel cuore del capoluogo adriatico, provvedimento scellerato fermato grazie a un ricorso del centro-destra. O ancora un centro-sinistra che aveva ‘venduto’ come ‘cosa già fatta’ la costruzione dei parcheggi di scambio a Pescara sud senza neanche disporre dei finanziamenti, un centro-sinistra che aveva anche perso i fondi per la Caserma dei Carabinieri, recuperati dal centro-destra, e che ci ha lasciato in cassa non fondi, ma migliaia di euro di debiti fuori bilancio. O ancora un centro-sinistra che per sei anni ha sbandierato la costituzione dell’Agenzia regionale per i porti d’Abruzzo, al quale affidare la gestione degli scali abruzzesi, delegandola anche all’acquisto di una draga. In realtà quell’Agenzia non è mai esistita, se non nelle chiacchiere del Pd, la draga regionale non è mai stata acquistata e l’unica eredità ricevuta è stato un porto lasciato in condizioni critiche di cui il Pd non si è mai occupato.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter