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Fossacesia, la costa allo studio degli studenti di Pescara

da Marina Denegri

In un convegno che ha visto la partecipazione di studenti e ricercatori da ogni parte d’Italia si é parlato di valorizzazione della costa

studio fossacesia

FOSSACESIA – Progetti di rigenerazione e valorizzazione delle aree costiere del Medio Adriatico sono stati al centro dell’Edizione 2023 della Summer School “Land and Sea in Transition. Beyond the coastal defences in the middle-adriatic sea“, promossa dal Dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara. Il progetto ha visto studenti, ricercatori e docenti, provenienti da numerose università italiane e straniere (Delft, Santo Domingo, Derna e Ferrara) impegnati in conferenze, seminari e visite guidate, al fine di elaborare visioni e proposte progettuali sulla Costa dei Trabocchi. Un programma di 12 giornate ricco di attività con il coordinamento scientifico del prof. Matteo di Venosa (Unich) supportato da un ampio partenariato istituzionale composto da Regione Abruzzo, dai comuni di Fossacesia ,Torino di Sangro e Vasto, Legambiente Abruzzo, Camera di Commercio Chieti-Pescara, Destination Management Company (DMC) Costa dei Trabocchi, GAL Costa dei Trabocchi e Polo Inoltra.

Dopo la conferenza inaugurale, ricercatori e studenti si sono spostati nei centri della Costa dei Trabocchi, a cominciare da Fossacesia, che subisce da anni il fenomeno dell’erosione della propria spiaggia e pertanto impegnata a tutelare e valorizzare il proprio territorio. Accolti dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio, la delegazione è giunta presso l’abbazia di San Giovanni in Venere, luogo oggetto di valutazione dell’Università per la realizzazione di un collegamento pedonale con la Costa dei Trabocchi coerentemente con un progetto di riqualificazione del paesaggio promosso dal Comune.

“Un territorio- ha detto il sindaco Enrico Di Giuseppantonio nel suo incontro con docenti e studenti – che abbiamo cercato tutti assieme di valorizzare, conservare e tutelare a beneficio dello sviluppo turistico. È necessario prendere decisioni intelligenti a beneficio di tutti evitando di antropizzare questa natura con paesaggi impattanti. È una terra fragile, contraddistinta dalla presenza di industrie nella Val di Sangro e da un territorio che presenta bellezze naturali uniche. Quindi è di rigore lavorare in un’ottica di sostenibilità, fondamentale per armonizzare qualunque altra forma di sviluppo”.

Nell’ambito degli interventi strutturali, focus puntato sull’area dell’ex stazione ferroviaria. Una zona strategica, che deve essere immaginata, come spazio culturale, ricreativo e ricettivo per attività e servizi, nonché per percorsi lenti della mobilità sostenibile data la sua vicinanza alla Statale Adriatica 16.

“Vogliamo valutare la proposta del Comune in collaborazione con la Provincia, di un’area d’interscambio per la riorganizzazione della mobilità e dei parcheggi– ha affermato Matteo di Venosa, Docente di Pianificazione e Progettazione Urbanistica dell’Università “G.D’Annunzio” Chieti-Pescara-. L’ex stazione deve avere un ruolo di cerniera territoriale e di connessione ambientale valorizzando il dislivello esistente di 4 metri tra la SS16 e l’attuale parcheggio”.

Sguardi puntati anche sulla Marina turistica di Fossacesia in una prospettiva di integrazione con i valori paesaggistici esistenti (lecceta e fiume) e di interconnessione con la Via Verde.

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