Di Giuseppantonio: “Per la prima volta in sei anni è stata raggiunta la quota di 129 aziende che hanno conferito i materiali di scarto”
FOSSACESIA – Si è conclusa in questi giorni la seconda operazione per favorire lo smaltimento degli imballaggi vuoti che hanno contenuto fitofarmaci e rivolto alle imprese agricole del territorio. Si tratta della sesta edizione di “Campagna Pulita”, promossa dal Comune di Fossacesia, in collaborazione con la ECO.LAN e la Cantina Sangro, che si era già tenuta nel dicembre scorso. Nella prima fase avevano risposto circa 100 aziende agricole ed erano stati raccolti 96 conferitori, per un totale di 800 kg tra contenitori di fitofarmaci, teli e tubi in polietilene, padelle in polistirolo. Nella seconda, hanno aderito altre 29 aziende e sono stati raccolti 280 chili dello stesso tipo di scarti e 250 litri di olio esausto.
“Per la prima volta in sei anni, da quando l’Amministrazione comunale ha promosso l’iniziativa, è stata raggiunta la quota di 129 aziende che hanno conferito i materiali di scarto, contribuendo concretamente al rispetto dell’ambiente, dei prodotti agricoli e del territorio che esprime prodotti d’eccellenza conosciuti e apprezzati in Abruzzo e in altri parti d’Italia – ammette il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Una crescita che conferma il buon lavoro di sensibilizzazione svolto dal Comune e dalla ECOLAN in questi anni, che va a sommarsi con la sensibilità dimostrata dai cittadini in generale, sempre più attenti nello smaltimento dei rifiuti prodotti in casa e grazie ai quali oggi Fossacesia si attesta ai primi posti della classifica dei comuni abruzzesi, tra i 5 e 15mila abitanti, più virtuosi nella raccolta differenziata”.
“La soddisfazione è grande – dichiarano i consiglieri comunali Alberto Marrone, delegato all’Agricoltura, e Umberto Petrosemolo, delegato alle tematiche relative alle Politiche per lo Sviluppo sostenibile dell’Ambiente -. Il traguardo raggiunto deve essere letto come punto di partenza per migliorare ancora. E’ evidente – aggiungono i due consiglieri – che vi è una maggiore consapevolezza nella tutela della produzione agricola, così come il mercato e i consumatori chiedono, ma vi è altrettanta coscienza nei lavoratori del settore sull’importanza che queste pratiche hanno pure per la protezione della salute e della loro sicurezza”.