FRANCAVILLA AL MARE (CH) – E’ cominciato il 7 gennaio 2010 il monitoraggio della sabbia nella zona della spiaggia di Francavilla, sottoposta a sequestro perché interessata da indagini in corso, per accertare un eventuale inquinamento ambientale da diossina e metalli pesanti. Infatti sembra che per effettuare il ripascimento della spiaggia sia stata utilizzata sabbia presumibilmente inquinata, proveniente dall’escavazione dei fondali per la realizzazione del porto e per questo nell’ottobre 2009 è stato richiesto il sequestro del cantiere e di un tratto di arenile circostante.
Sono previsti prelievi di sabbia in superficie ed in profondità ad opera di agenti della Forestale di Chieti, coordinati dal vice-questore Giancarlo D’Amato e dall’Arta. Certamente si spera che le indagini abbiano un esito negativo, data la vocazione turistica di Francavilla, in caso contrario bisognerà bonificare il suddetto sito attuando degli interventi dai costi molto alti. Dobbiamo ricordare che il WWF e cittadini avevano presentato numerose note ed esposti agli Enti preposti alla tutela dell’ambiente e alla Procura di Chieti perché l’opera pubblica suddetta veniva realizzata all’interno di un Sito di Interesse Nazionale (SIN) per le Bonifiche, denominato Saline-Alento, istituito nel 2003 da un Decreto del Ministero dell’Ambiente. Inoltre l’Arta nel 2008 aveva rilevato la presenza di diossina oltre i limiti di legge nell’area del costruendo porto.
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