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Francavilla, polemiche per l’abbattimento di un muro fra i resti della chiesa di San Francesco

da Francesco Rapino

Antonio LucianiFRANCAVILLA AL MARE (CH) – Nei giorni scorsi a Francavilla al Mare, nella parte alta della città, c’era stata una mobilitazione in seguito all’abbattimento di un vecchio muro vicino a Torre Ciarrapico, per costruire un garage privato fra i resti dell’ antica chiesa di San Francesco (XIV secolo).

C’erano state già pesanti contestazioni di cittadini, ambientalisti e gruppi politici, che avevano chiesto l’intervento della soprintendenza ai beni artistici e architettonici dopo la richiesta di un residente della zona di realizzare un’autorimessa interrata nella sua proprietà, ma con accesso dall’area comunale dove si trovano i ruderi della chiesa. Nell’estate 2013, la maggioranza del sindaco Luciani ha approvato la richiesta del privato, in cambio della sistemazione della pavimentazione dell’area comunale, poi, dopo il permesso rilasciato dal Comune nel dicembre 2014, il privato ha iniziato i lavori nel giardino di casa, a un livello più alto rispetto al terreno comunale. Con la ruspa è stato abbattuto il muro di recinzione e altri ruderi interni alla proprietà. Mattoni, pietrisco e terreno sono franati sull’area comunale che non era stata preventivamente recintata, invadendola. Sull’argomento erano intervenuti anche Moreno Bernini (presidente Buendia) e Rocco Storto (presidente Aria Nuova).

Sull’argomento il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani ci ha tenuto a chiarire dicendo che

“il muro demolito non c’entra niente con i resti della Chiesa di San Francesco, muro è vecchio ma non antico, è un muro fatto dal privato nel dopoguerra in mattoni. Questo è un fatto assurdo anche dalla Sopraintendenza. Noi abbiamo utilizzato il passaggio all’area che potenzialmente potrebbe essere d’interesse, ma noi qui facciamo fare un semplice intervento di aggiustamento superficiale che oggi è a ridosso di una casa popolare e che è occupato da un parcheggio di autovetture ed è in assoluto degrado. Nel novembre 2013 abbiamo scritto alla Sopraintendenza per la valorizzazione ma da allora la Sopraintendenza non ci ha risposto. Abbiamo dato il diritto di passaggio al privato e lo possiamo revocare. Eliminato il problema del muro demolito che non è dl ‘400, non capiamo quale sia il problema, stiamo facendo i soliti giochini. Questa è un’area senza vincolo. Noi non abbiamo approvato un progetto che vada ad intaccare al potenziale storico-architettonico di quell’area”.

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