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Francavilla,Anna Seccia racconta l’Arte e si racconta

da Redazione

FRANCAVILLA AL MARE (CH) –  Oggi,29 maggio 2012 alle ore 16.30, presso il museo Michetti di Francavilla al Mare, cerimonia di chiusura della XVIII edizione dell’Università della Libera età di Francavilla al Mare, coordinata da Massimo Pasqualone. Saluto dell’assessore alla Cultura Prof.ssa Pina Rosato. Intervento della Prof.ssa Anna Seccia su Arte e cultura. A seguire concerto del tenore Giuliano Di Berardino e del maestro Vincenzo De Ritis.
L’ Università della Libera età di Francavilla ospita ormai da diversi anni importanti artisti del panorama nazionale ed internazionale e in quest’occasione, nella splendida cornice del Museo Michetti, ospite d’onore è Anna Seccia, che, nata a Ortona (CH), risiede a Pescara, dove, dopo aver compiuto gli studi artistici è stata titolare della cattedra di “Discipline Pittoriche e Plastiche” presso il locale Liceo Artistico.

Fin dal 1994 svolge una ricerca artistica innovativa (Globalart) che trova il suo sbocco nella creazione di un progetto di arte sociale, collaborativa e partecipativa, denominato “La Stanza del Colore” legato alla pratica relazionale a partire da una concezione dell’arte come attivazione di processi per la realizzazione, attraverso happening-performance, di opere pittoriche di grandi dimensioni con persone di tutte le età che diventano coautori dell’opera stessa. Ha svolto una intensa attività espositiva fin dal 1960 partecipando a prestigiose rassegne, mostre e fiere. La sua pittura è considerata nel secondo tomo di Generazione anni Quaranta, vol.6° della Storia dell’Arte Italiana del ‘900 di Giorgio Di Genova.
Nel 2011 è stata invitata da Vittorio Sgarbi alla 54 Biennale Internazionale d’Arte, Padiglione Italia/Abruzzo.
L’artista verrà accompagnata nelle sue meditazioni dal prof. Massimo Pasqualone, coordinatore dell’Ule e tra i maggiori critici d’arte della Regione.

Il Museo è aperto dal Martedì al Sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 – Domenica e Lunedì chiuso. L’ingresso al Museo è gratuito

 

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