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Francesco De Gregori strega Pescara: le foto del concerto

da Redazione

Francesco De Gregori

I successi di tutti i tempi trascinano i 2.000 presenti al Teatro D’Annunzio

PESCARA – Pescara stregata, ancora una volta, dalla poesia di Francesco De Gregori. Quasi due ore di musica, ieri sera al Teatro D’Annunzio, per il cantautore romano nell’unica tappa abruzzese del suo “Vivavoce tour”. Il concerto, inserito all’interno del Pescara International Arts Festival (in collaborazione con la Elite Agency Group), ha visto sul palco, oltre al ‘Principe’, una band di tutto rispetto: Guido Guglielminetti al basso e contrabbasso, Paolo Giovenchi e Lucio Bardi alle chitarre, Alessandro Valle ai pedal steel guitar e mandolino, Alessandro Arianti hammond e piano, Stefano Parenti alla batteria, Elena Cirillo ai violino e cori, Giorgio Tebaldi al trombone, Giancarlo Romani alla tromba e Stefano Ribeca al sax.

De Gregori, che non tornava nella “sua” Pescara (ci ha trascorso parte dell’infanzia) esattamente da due anni, non ha deluso le attese neanche questa volta. Dopo l’apertura con “Lettera da un cosmodromo messicano” si entra subito nel vivo con “Il canto delle sirene”, bella canzone del 1987 tratta da “Terra di nessuno”, e “Ti leggo nel pensiero”, regalata inizialmente a Ron e poi reincisa in tempi più recenti. Non manca un evergreen come “Viva l’Italia”, ma vengono recuperate anche gemme come “Bellamore”, “Caterina” e “Atlantide”. Il pubblico si scalda con “La leva calcistica della classe ’68” e “Generale”, per poi applaudire il fratello Luigi Grechi quando entra in scena e si unisce a Francesco su “Il bandito e il campione” (scritta da lui nel 1993 per l’omonimo album di De Gregori) e “Senza parole”.

Scorrono ancora altre hit come “Niente da capire” e “Buonanotte fiorellino”, e in un attimo è già il momento dei bis: sempre piacevole riascoltare “L’abbigliamento di un fuochista”, tratta da “Titanic”, mentre “La donna cannone” e “Rimmel” sono tra quei classici che non possono (quasi) mai mancare. Manca invece all’appello anche stavolta, come già era stato nel 2013, “Alice”. Il live si chiude con un ulteriore bis, visto che l’artista viene richiamato sul palco a gran voce: “Can’t help falling in love?” e nuovamente “Buonanotte fiorellino”. Ed è stata, effettivamente, una notte magica.

SCALETTTA DEL CONCERTO DI FRANCESCO DE GREGORI DEL 5 AGOSTO 2015:

Lettera da un cosmodromo messicano

Il canto delle sirene

Ti leggo nel pensiero

Finestre rotte

Viva l’Italia

Il panorama di Betlemme

Bellamore

Caterina

Atlantide

La leva calcistica del ’68

La testa nel secchio

Generale

Il bandito e il campione (duetto con il fratello Luigi De Gregori)

Senza parole (duetto con il fratello Luigi De Gregori)

Niente da capire

Falso movimento

Buonanotte fiorellino

Vai in Africa, Celestino

Sotto le stelle del Messico a trapanar

BIS

L’abbigliamento di un fuochista

La donna cannone

Rimmel

TER

Can’t help falling in love?

Buonanotte fiorellino (reprise).

Si ringrazia per la collaborazione alle foto Massimo di Paolo

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