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Francesco Pannofino ospite al Mediamuseum di Pescara

da Redazione

Il 27 maggio sarà protagonista di un incontro dove riceverà il Premio Flaiano quale “voce e volto per il cinema”

Francesco Pannofino al Mediamuseum di PescaraPESCARA – Dopo il successo dell’incontro con l’attore Ninni Bruschetta lo scorso 29 aprile, un nuovo imperdibile appuntamento al Mediamuseum di Pescara, “aspettando…il Flaiano”: il popolare attore e doppiatore Francesco Pannofino venerdì 27 maggio alle ore 18,00 sarà il protagonista di un incontro con il pubblico e nell’occasione riceverà il Premio Flaiano quale “voce e volto per il cinema”.

Nato in Liguria da genitori pugliesi, Francesco Pannofino è uno dei più celebri rappresentanti della cosiddetta quinta generazione del doppiaggio italiano, quella attualmente fra le più attive e sviluppatasi durante gli anni Novanta, che annovera anche voci come Luca Ward e Giuppy Izzo. L’estro per l’arte recitativa lo conosce e lo fomenta in adolescenza durante i primi lavori come animatore per le feste e frequentando qualche occasionale palcoscenico con compagnie di non professionisti. Proprio nella capitale si avvicina per la prima volta al mondo del doppiaggio assieme al fratello Lino (tuttora celebre dialoghista) con la semplice idea di guadagnare qualche soldo e potersi mantenere una carriera d’attore.

Lungo tutto il corso degli anni Ottanta porta così avanti entrambi i mestieri: da una parte donando la sua voce ruvida e virile a vari personaggi di film d’azione, dall’altro proseguendo con successo la sua attività teatrale, durante la quale lavora per un altro celebre doppiatore italiano, Gigi Angelillo (la voce storica di Zio Paperone nella serie animata Duck Tales e dell’alieno Alf). La virata che lo porta definitivamente a divergere verso la prima delle due carriere avviene in seguito al 1993, quando doppia con straordinario successo Tom Hanks con la petulante voce di Forrest Gump e l’intensa interpretazione nel film Philadelphia di Denzel Washington (attore a cui resta felicemente legato per tutta la futura carriera). Da questo momento diventa uno dei più apprezzati e professionali doppiatori del mondo italiano, divenendo l’inconfondibile voce di alcuni dei divi americani più apprezzati, fra i quali George Clooney, Antonio Banderas, Kevin Spacey. Quando anche le scelte sentimentali sembrano volerlo confinare al solo mondo dei “prestavoce”, ecco che invece Francesco avvia a metà degli anni Novanta una vera e propria gavetta come attore per cinema e televisione. Ottiene piccoli ma consistenti ruoli in vari film e nelle principali fiction tv. Così, mentre ottiene numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro come doppiatore, riesce anche a conquistarsi una discreta fama come volto versatile quanto i suoi timbri vocali, capace di interpretazioni di drammatica intensità.

I suoi impegni in questi anni sono tanto attivi nelle consuete interpretazioni vocali quanto nella partecipazione fisica a svariati progetti, da quelli più giovanilisti per il cinema (Lezioni di cioccolato, Questa notte è ancora nostra) a quelli per l’ampia fascia del pubblico televisivo (fra i più rilevanti, è il Gatto nella nuova versione di Pinocchio). Dopo la divertente parte di Son Sei nella serie televisiva I Cesaroni, Francesco si lascia dirigere da due giovani registi al loro esordio: compare infatti in Diverso da chi? di Umberto Carteni, al fianco di Luca Argentero e di una scatenata Claudia Gerini, ma soprattutto in L’uomo fiammifero di Marco Chiarini, dove interpreta il simpatico e burbero padre del protagonista.

È nel cast del film natalizio di Leonardo Pieraccioni, Io e Marilyn e nell’opera prima di Isotta Toso Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio, tratto dall’omonimo e felice romanzo dell’algerino Amara Lackous, Premio Flaiano nel 2006. Lo ritroviamo nelle rocambolesche avventure di Maschi contro femmine di Fausto Brizzi. Il 2011 si rivela un altro anno felice per la carriera attoriale di Pannofino. Esce infatti nelle sale Boris-il film, trasposizione cinematografica dell’omonima serie tv di successo ( di cui è indiscusso protagonista), ed è protagonista, accanto ad Enrico Brignano, della commedia Faccio un salto all’Avana. Nel 2012 torna in Poker generation e nel film sul precariato Workers-Pronti a tutto di Lorenzo Vignolo e nel 2013 è nel film di Eduardo Tartaglia, Sono un pirata, sono un signore. Dopo il film di Paolo Zucca con Stefano Accorsi L’arbitro (2013), interpreta la commedia Ogni maledetto Natale (2014) e partecipa al film d’esordio di Alberto Caviglia, Pecore in erba. Il 2016 lo vede protagonista nel secondo film da regista di Laura Morante Assolo e in My father Jack di Tonino Zangardi.

L’incontro al Mediamuseum, realizzato con il contributo di Lea & Flò, sarà coordinato da Gian Piero Consoli, docente di Storia del Cinema all’Università G. D’Annunzio di Chieti. Ingresso libero.

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