Lo rivela Mario Nucci, direttore del Consorzio di tutela Igp patata del Fucino, fatturato di alcune centinaia di milioni di euro
L’AQUILA – L’Italia è ferma ma in Abruzzo c’è una isola felice: il Fucino, la zona agricola più produttiva d’Italia, 13mila ettari dove è in pieno svolgimento l’attività per la coltivazione di patate e carote, i prodotti di punta che sono Igp, e poi di finocchi e insalate. Riporta l’Ansa che la richiesta di prodotti distribuiti in tutto il Paese, è in aumento.
“Il dramma che stiamo vivendo e la ultima restrizione ci responsabilizza ancora di più perché dobbiamo garantire la corretta e sana coltivazione e la distribuzione alle famiglie italiane – spiega Mario Nucci, direttore del Consorzio di tutela Igp patata del Fucino, struttura riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura, che riunisce tutti i produttori -. Le aziende hanno adottato tutte le misure di contenimento“.
Nel Fucino operano circa 3mila aziende agricole con circa 15mila lavoratori tra addetti e indotto, e la richiesta di lavoratori è in aumento: si producono 2 milioni quintali di patate e circa 1,2 di carote per un fatturato di alcune centinaia di milioni di euro.