PESCARA – Gli operai comunali addetti al Servizio Manutenzioni ieri , aprendo alcuni pozzetti della rete idrica e fognaria sottoposti a pulizia appena qualche giorno fa, tra via L’Aquila e piazza Spirito Santo a Pescara, hanno scoperto il furto dei sifoni . Potrebbero essere state le bande addette al furto di rame e metallo che ormai stanno operando su canali di scolo, addirittura nei cimiteri e a questo punto si dovrà verificare in quali altri punti del territorio hanno sottratto tali attrezzature.
Il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi, in merito all’episodio,ha spiegato
afarci scoprire il furto sono state alcune segnalazioni dei cittadini , ovvero: alcune settimane fa alcuni operatori commerciali e residenti di via L’Aquila e piazza Spirito Santo ci hanno segnalato la risalita di cattivi odori dai tombini, fenomeno che, solitamente, accade quando i tombini sono privi di sifone, quella sorta di filtro che fa da ‘tappo’ agli odori, senza però impedire il deflusso delle acque lungo le reti. La segnalazione è stata trasmessa all’Ufficio Manutenzioni che in effetti ha verificato l’anomala assenza di sifoni da tre tombini, che però poteva anche essere frutto di una disattenzione, e ha provveduto a ripristinare la situazione.
Due giorni fa, però, gli stessi operatori commerciali e cittadini si sono rivolti di nuovo al Comune lamentando la mancata attenzione dell’amministrazione nei confronti della loro problematica e la persistenza dei cattivi odori, parole che, a quel punto, hanno fatto sobbalzare il dirigente il quale aveva invece provveduto a risolvere il disservizio. Sul posto sono state dirottate le squadre della Attiva che hanno provveduto a ripulire tutti i pozzetti, ma una volta aperti i tombini è saltata fuori la sorpresa: di nuovo tre tombini erano privi di sifone, e addirittura, uno era stato richiuso con una grata più piccola del normale, probabilmente frutto di uno scambio. In altre parole i sifoni, costruiti in rame o ferro, materiali ricercatissimi sulla piazza dalle bande dedite al furto del rame, sono stati rubati non appena sono stati installati. Ovviamente ora provvederemo nuovamente a reinstallare i sifoni, per garantire la tutela dei cittadini, ma è evidente che dovremo trovare anche uno strumento per difendere il nostro patrimonio, anche perché è chiaro che tale colpo potrà essere stato ripetuto anche in altri punti della città.